Su Marte banchettano o è la forma di una roccia? Dal pianeta rosso arriva l’immagine di un cucchiaio, ecco la spiegazione della NASA

Dal pianeta rosso arriva limmagine di un cucchiaioDal Pianeta rosso – che da tempo stuzzica l’immaginario collettivo, la creatività di sceneggiatori e registi, il pensiero di romanzieri, alimenta le speranze degli addetti al settore spaziale che vi sognano un approdo non facile – continuano ad arrivare foto sorprendenti. Scattate dal rover Curiosity, lanciato il 26 novembre 2011 ed è atterrato su Marte il 6 agosto 2012, le immagini che ci arrivano da Marte spiazzano così ogni volta. I precedenti hanno ritratto l’osso di un femore, la sagoma di una donna, il fossile di metà corpo di un bambino. Non è semplice scoprirne l’autenticità, dato che, come ha ammesso la stessa Ellen Stofan, capo della Nasa, ci vorranno almeno venti o trent’anni per avere la risposta a uno dei più grandi misteri dell’umanità: c’è vita su Marte? Nel frattempo, la Nasa pubblica un’altra foto destinata a far discutere: quella di un cucchiaio. La foto sembra non lasciare dubbi: si tratta proprio di un cucchiaio. Come mostrano le immagini, infatti, in bilico tra le rocce polverose di un deserto alieno, sembra proprio che ci sia l’utensile da cucina. Come se gli alieni, o chi per loro, avessero banchettato e lasciato lì lo strumento per mangiare. Un po’ come fanno gli esseri umani maleducati che lasciano spazzatura e oggetti a terra dopo aver fatto un Pic nic in un’area naturalistica. La foto è stata scattata sul Mount Sharp, dove Curiosity sta perlustrando la zona. La spiegazione più razionale induce a pensare che non si tratti di un cucchiaio, ma di un altro scherzo della natura: ovvero di una roccia somigliante in tutto e per tutto alla stoviglia. Quale altro scherzo ci farà Marte fino a che la missione di Curiosity andrà avanti? Pianeta affascinante sempre pronto ad alimentare l’immaginario collettivo e la speranza che un giorno, come fatto sulla Luna (sebbene in questo caso lo scetticismo non manchi) approderemo anche sul pianeta rosso che porta il nome dall’omonima divinità della mitologia romana.

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