AnsiaAggiorno il mio blog alle 2.20 del mattino, e lo faccio cercando di spiegare il mio pensiero riguardo uno stato d’animo molto comune ai giorni d’oggi, quella specie di nebbia che senza capire il perchè ci fa smettere di avere entusiasmo, vigore, capacità di valutazione, concentrazione,  sentimento e voglia di vivere.

Innanzitutto voglio assolutamente sottolineare che io non ho mai scritto o detto frasi fatte, tipo quelle che girano sui social network, ho un mio pensiero, ho le mie idee e la mia vita, una vita reale non virtuale, e non mi sono mai espresso con frasi scritte da qualcun altro magari centinaia di anni fa.

Premesso questo è bene che spieghi a qualcuno che io non ho nessuna rabbia nei suoi confronti, o meglio, ho rabbia perchè vedo che sta buttando la sua vita facendosi illudere, ho rabbia perchè qualcuno non riesce a ragionare con la propria testa, ho rabbia perchè il tempo passa, la vita va avanti, e qualcuno non sta facendo assolutamente nulla per cambiare “davvero” la propria esistenza.

La mia rabbia che a volte viene fuori prepotentemente in maniera sbagliata, nasce dal fatto che io tengo molto a una persona che in questo momento sta vivendo il periodo piu brutto della sua vita, e non riesce a trovare il bandolo della matassa. O meglio, si sta illudendo di averlo trovato.

Mi spiego meglio: nel titolo di questo articolo ho scritto anche la parola depressione, una malattia che io conosco benissimo, una malattia che ha tante sfaccettature, una malattia che si puo curare benissimo, il problema è riconoscerla, e se si tarda a diagnosticarla diventa piu difficile uscirne fuori.

Sono in grado perfettamente di spiegare perchè parlo di depressione, questa malattia puo insorgere per svariati motivi, a volte per capire il motivo ci vogliono mesi di terapia, non è sempre facile, ma in questo caso è facilissimo capire la situazione di una persona che conosco benissimo.

Il lavoro, la mancanza di indipendenza, la vita che non va avanti, e anche la materialità del denaro che manca, puo far scattare un meccanismo che prima si manifesta con un umore basso.

Subito dopo ci si isola, poi arriva l’ansia, e poi non si riesce piu a dormire, sintomi molto comuni che tutti gli psicologi conoscono, oggi che il lavoro manca a tantissime persone questi sintomi sono comunissimi, ma ogni individuo reagisce in maniera diversa.

C’è chi si rimbocca le maniche e si sveglia la mattina presto per andarsi a cercare un lavoro, tutti i giorni, e magari alla fine riesce pure a trovare qualcosa che possa almeno farlo sentire realizzato.

Qualsiasi lavoro si faccia, anche il piu umile, ci fa sentire realizzati, e il senso di fallimento scompare immediatamente. C’è chi invece si accorge che non riesce ad avere nemmeno la forza di svegliarsi la mattina, che non gli permette piu nemmeno di andarselo a cercare un lavoro.

È una cosa comunissima anche questa, e queste persone sono fortunate perchè quando uno si accorge di avere un problema si fa curare, infatti moltissimi si recano negli studi di psicologia per avere un supporto.

C’è chi invece non fa nulla, si isola, non esce piu di casa, cerca supporto nei social network, tra gli amici virtuali, si illudono che tutto quello che viene scritto su facebook, instagram, twitter, e nei vari siti che trattano problemi riguardanti lo stato di depressione possano aiutarli.

Se i link che girano su facebook, che io sinceramente reputo una grande idiozia, aiutassero davvero ad aumentare la propria  autostima, ad avere  sollievo e la convinzione che tutto va bene, saremmo tutti felici. Ma non è cosi, e purtroppo non ci si limita solo a questo, il senso di vuoto e la solitudine che viene da lontano e che ci porta a relazionarci solo ed esclusivamente con persone conosciute online, non fa altro che aumentare quel senso di vuoto  che magari al momento viene riempito, ma piu passa il tempo e piu ci si accorge che intorno a noi non sta succedendo nulla, e quando ce ne accorgiamo quello stato di ansia e di leggera depressione che avevamo magari mesi prima è diventata una malattia seria.

E a quel punto non basterà piu risolvere il problema alla radice, parlo del lavoro, avremo bisogno di un supporto professionale. Io non ho mai creduto alle amicizie online, chi mi conosce bene lo sa benissimo, i miei amici sono nella vita di tutti i giorni e se devo parlare con qualcuno non accendo il computer o il telefonino per parlare a chi sta a centinaia di km di distanza da me, non mi serve a nulla, quando spengo tutto non ho ricevuto nulla, il problema è che chi si trova in una situazione di disagio è convinto che chi sta dall’altra parte sia davvero una persona che si conosce molto bene, che ci puo aiutare, che ci puo capire, che ci puo far sentire bene.

Ci si convince di conoscerla da anni, magari scatta anche quel meccanismo che ci fa convincere che quella persona sia il nostro fidanzato/a, ma nella realtà questa persona noi non l’abbiamo mai incontrata, non la conosciamo, è la nostra voce amica, che ci fa sentire bene quando l’ascoltiamo, ma che non fa altro che farci isolare sempre di piu dal mondo che ci circonda. La verità è che quando ci si limita solo ed esclusivamente a rapportarci con persone che esistono solo nel nostro pc, si è soli, quando la sera andiamo a dormire e pensiamo a cosa abbiamo fatto durante la giornata ci accorgiamo che non abbiamo fatto assolutamente nulla, e li scatta l’ansia, che non ci fa dormire, che ci fa stare male, ma poi non vediamo l’ora che venga domani per ascoltare ancora quella voce che ci fa sentire cosi bene, che per alcuni momenti ci da l’illusione che siamo amati capiti e consolati.

Un circolo vizioso che non ha mai fine, e che è difficilissimo da interrompere se non ce ne accorgiamo subito, nel frattempo fuori dalla nostra finestra le persone vivono davvero, vanno avanti, il tempo passa e noi non stiamo facendo assolutamente nulla, se non peggiorare quel senso di vuoto che alla fine del giorno ci pervade in maniera cosi oppressiva e che non ci fa dormire. Io ho fatto tantissimi sbagli nella mia vita, per un periodo ho illuso anche io una persona, ma io ho riconosciuto benissimo i miei errori, e stavo cercando di rimediare, ci sono riuscito, purtroppo solo per me stesso, mi sarebbe piaciuto aiutare anche qualcun altro che in questo momento crede che la sua vita stia andando avanti, la vita si vive con i gesti quotidiani, non con le parole, quelle lasciamole ai social network, noi dobbiamo vivere davvero, ma il tempo a nostra disposizione non è eterno.

Io sono convinto che quando si smette di lottare si è gia depressi, posso capire benissimo che una persona quando vede che non sta succedendo nulla si pone delle domande, ma deve anche accorgersi cosa stava facendo lei per risolvere la situazione, io stavo facendo tutto da solo, mentre qualcun altro dormiva fino a tardi…Quando si è soli ci si accontenta anche dell’apparenza, se si è convinti di essere fidanzati con qualcuno che non abbiamo mai conosciuto davvero, che non viviamo quotidiatamente,  che non abbiamo mai incontrato… questa è la solitudine, e per quanto qualcuno si sforzi ad arrampicarsi sugli specchi affermando il contrario… vabè non vado avanti, penso di aver scritto abbastanza. Questo articolo l’ho scritto pensando ad una persona in particolare di cui non ho fatto il nome, naturalmente rispetto la sua privacy, se qualcuno si dovesse riconoscere cazzi suoi.

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