I sindacati di Ascoli Piceno hanno espresso forte dissenso nei confronti dell’Azienda Sanitaria Territoriale (Ast), accusandola di aver previsto ulteriori tagli di personale e di aver violato le norme contrattuali. In una lettera inviata alla direzione, i rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato la mancanza di un confronto costruttivo e hanno denunciato modifiche unilaterali al Piano triennale di fabbisogno del personale (Piao).
La controversia si è accesa quando, il 19 marzo, la direzione ha apportato modifiche al Piao senza consultare i sindacati, violando così l’obbligo di informazione preventiva e di discussione sulle intenzioni amministrative. I sindacati sostengono che questa azione dimostra una chiara volontà di evitare il dialogo con le rappresentanze dei lavoratori.
Secondo i sindacati, mentre la direttrice generale annunciava pubblicamente l’assunzione di 20 nuove unità di personale, veniva adottato un provvedimento in contrasto con tali dichiarazioni: per il solo anno 2024, è previsto il taglio di 18 unità di personale, inclusi 9 medici, 2 dirigenti sanitari e 7 lavoratori del comparto. Nei successivi anni, si prevedono ulteriori riduzioni, con 10 unità perse nel 2025 e altre 13 nel 2026. Questo trend di riduzione del personale, secondo i sindacati, riflette un obiettivo di smantellamento della sanità pubblica nella regione picena.
La situazione è stata descritta come sempre più drammatica dai rappresentanti dei lavoratori, che lamentano anche crediti non saldati nei confronti dei dipendenti e un aumento dei carichi di lavoro a causa di una dotazione organica inadeguata. Le penalizzazioni finanziarie inflitte dalla Regione Marche, in contrasto con le disposizioni della legge regionale, hanno aggravato ulteriormente la situazione.
I sindacati chiedono un immediato confronto con la direzione per discutere le questioni sollevate e trovare soluzioni condivise che tutelino i diritti dei lavoratori e la qualità dei servizi sanitari offerti alla comunità.
La tensione tra i sindacati e l’Ast di Ascoli Piceno rimane alta, e si attendono sviluppi nei prossimi giorni. La comunità osserva con preoccupazione, sperando in una risoluzione che garantisca la salvaguardia della sanità pubblica e dei suoi lavoratori.