Lega Pro girone B – Terzo pareggio consecutivo per l’Ascoli che cede il primato in classifica ad un Teramo che non si ferma più

Ascoli ReggianaL’ascoli non vince più, e non gioca più, almeno come dovrebbe e saprebbe fare. Lo dicono i numeri ma lo dice soprattutto il campo. E’ sotto gli occhi di tutti il calo di rendimento della squadra di Petrone che ha dalla sua l’alibi di aver perso tantissimi giocatori per infortuni e squalifiche da dicembre a questa parte. Ma non è con le scuse che si sale in B, l’Ascoli ha una rosa di giocatori di altissimo livello e se vuole, come ormai dichiarato da tempo, salire in serie B, deve cambiare marcia e atteggiamento. Terzo pareggio consecutivo per i bianconeri oggi al Del Duca contro una Reggiana terza in classifica e con una partita in meno da recuperare che ha cercato di fare bottino pieno nella città delle cento torri. Petrone (privo di Cristiano Rossi, Mustacchio, Perez, Altobelli, Pirrone e Pelagatti) punta sulla fantasia di Grassi in cabina di regia, con Nardini, Berrettoni e Tripoli a sostegno di Altinier. In difesa confermato Cinaglia al fianco di Mengoni. Colombo si affida al tridente composto da Siega, Ruopolo e Tremolada, con Vacca lanciato a centrocampo con l’ex bianconero Parola e Angiulli. Inizio di gara favorevole agli emiliani, che passano in vantaggio al 4′ con un bellissimo sinistro al volo da fuori area di Mignanelli dopo una respinta centrale di testa di Cinaglia su cross dalla destra di Andreoni. Più pimpanti gli ospiti, che sfondano in continuazione sulla fascia destra con le avanzate di Andreoni e Tremolada. L’Ascoli fatica a creare proficue occasioni da gol e al 23′ Grassi si fa ammonire per un tocco di mano al limite dell’area (diffidato, salterà la prossima trasferta a Forlì). Al 28′ il Picchio riesce a piazzare su calcio piazzato: corner di Grassi dalla sinistra, sponda aerea di Mengoni, sbaglia l’uscita Feola e Altinier deposita di testa in rete (inutile il disperativo tentativo di salvataggio sulla linea di Vacca). La Reggiana non molla la presa e al 35′ colpisce un palo con Siega, autore di un pregevole rasoterra col destro dopo una serie di dribbling. Il fantasista emiliano si ripete al 41′, colpendo l’incrocio dei pali con un potente destro da fuori dopo uno svarione di Dell’Orco in fase di impostazione. La prima frazione si chiude con una super parata di Feola su tentativo di Mengoni in caduta dopo un preciso calcio di punizione di Grassi. Dopo nove minuti della ripresa Petrone toglie Avogadri (alle prese con problemi fisici), al suo posto entra Chiricò con Nardini che scala nel ruolo di terzino. Colombo si copre inserendo il centrocampista Maltese per il fantasista Tremolada. L’Ascoli aumenta i giri del motore e si fa vedere con maggior insistenza in area emiliana. Reggiana temibile nelle ripartenze, con Angiulli che chiama Lanni all’intervento in tuffo in corner con un destro in corsa deviato da Cinaglia. Partita sempre frizzante e gradevole, con le squadre che si affrontano a viso aperto ed un Ascoli a netta trazione anteriore. Al 74′ tentativo da fuori col mancino di Angiulli, vola a deviare in corner il portierone bianconero. Colombo inserisce il croato Petkovic per capitan Ruopolo, con Parola che subito dopo sfiora il nuovo vantaggio con un sinistro rasoterra non controllato perfettamente da Lanni. Al minuto 80 Petrone toglie Berrettoni (senza infama e senza lode la sua prova) e getta nella mischia Carpani, con gli ospiti che mantengono il controllo del pallone mostrando maggior freschezza atletica. Al minuto 88 tentativo a giro di Chiricò col mancino, respinge Feola, poi ci prova Carpani con un piatto destro da ottima posizione, si immola in scivolata Angiulli. Finisce in parità, un risultato che forse sta stretto alla squadra di Colombo e che permette al Picchio di salire a quota 59 punti in vista della prossima trasferta di Forlì. I bianconeri scivolano al secondo posto in classifica dopo il successo interno per 2-0 del Teramo sul San Marino. Dunque il Teramo riesce nell’impresa, dopo aver rincorso la vetta della classifica oggi riesce nell’impresa verso un sogno che si chiama serie B. L’Ascoli nelle ultime tre partite ha pareggiato 2-2 con il Gubbio in terra umbra, in toscana porta a casa un altro pareggio, contro il Pontedera non va oltre lo 0-0. Oggi come detto 1-1 contro la Reggiana. Dopo i fatti di Pisa i sostenitori ascolani sono stati costretti a rinunciare alle trasferte di Gubbio e Pontedera, e anche nella prossima partita contro il Forlì il Picchio non potrà contare sul tifo dei propri tifosi. Come è giusto che sia Petrone pensa solo a casa sua e non sta di certo a guardare cosa fanno le altre concorrenti ma oggi forse è il caso di dare un occhiata a quello che sta combinando il Teramo. Una squadra che non è mai stata additata come una delle papabili nella promozione diretta ma oggi i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Ventunesimo risultato utile di fila, e nona vittoria casalinga. Un cammino di tutto rispetto che lo porta a +2 sulla seconda che oggi si chiama purtroppo Ascoli. Nell’Ascoli si diceva in settimana che sarebbe iniziato un nuovo campionato che sarebbe durato otto partite, non è iniziato come tutti si aspettavano. Mancano sette match alla fine del torneo, per l’Ascoli la penultima partita si chiama derby, in casa contro l’Ancona ormai salva, che giocherà con la mente sgombra da problemi di classifica, e l’ultima di campionato, scherzo del destino, si svolgerà in quel di Teramo. Chi vivrà vedrà. Forza Picchio.

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