Alessandra Todde è la nuova presidente della Sardegna

Alessandra ToddeLa Sardegna ha scritto una pagina di storia nelle elezioni regionali del 25 febbraio 2024, eleggendo per la prima volta una donna alla presidenza della Regione e premiando la coalizione di centro-sinistra e Movimento 5 Stelle, che ha sconfitto di misura il centro-destra guidato da Paolo Truzzu.

Alessandra Todde, ex vicepresidente del M5S e candidata sostenuta da Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra, ha ottenuto il 45,4% dei voti, superando di soli 0,4 punti percentuali il sindaco di Cagliari Truzzu, che ha raccolto il 45% delle preferenze. Il terzo candidato, l’imprenditore e fondatore di Tiscali Renato Soru, appoggiato da +Europa e Azione, si è fermato al 6,1%.Il risultato è stato annunciato dopo uno spoglio interminabile, durato quasi due giorni, a causa della complessità del sistema elettorale sardo, basato sul cosiddetto “metodo d’Hondt con tagliola”, che prevede una soglia di sbarramento del 5% per i partiti e del 10% per le coalizioni. Inoltre, la scarsa affluenza alle urne, pari al 46,8%, ha reso ancora più incerto l’esito del voto.

La vittoria di Todde ha scatenato la gioia dei suoi sostenitori e dei leader nazionali del centrosinistra e del M5S, che hanno visto in questo successo un segnale di speranza per il futuro del Paese e un’alternativa possibile alla destra. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha parlato di uno “squillo di tromba che fa bene a tutta la compagnia dei progressisti”. L’ex premier Giuseppe Conte, leader del M5S, ha sottolineato che “è la prima volta che il movimento esprime un presidente di Regione” e che “quando c’è un progetto serio, c’è un lavoro con le comunità si possano ottenere dei risultati così sorprendenti rispetto alle aspettative”. Anche il commissario europeo Paolo Gentiloni ha espresso il suo apprezzamento per la nuova presidente, postando su X una foto della Sardegna dall’alto.

Dall’altra parte, il centro-destra ha dovuto fare i conti con una sconfitta inaspettata e dolorosa, che ha messo in evidenza le divisioni interne e le responsabilità dei vari partiti. Il candidato Truzzu ha riconosciuto la sua sconfitta con fair play, ringraziando i suoi elettori e augurando buon lavoro a Todde. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha scherzato con i giornalisti dicendo che “dopo la sconfitta non posso nemmeno affogare i miei dispiaceri nell’alcol” e ha attribuito il risultato alla “forte astensione e alla frammentazione del voto”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha minimizzato il peso della sconfitta, sostenendo che il suo partito è cresciuto in Sardegna e che il governo regionale uscente di Christian Solinas, in quota Lega, è stato apprezzato dai sardi. Il presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha invece ammesso che il centro-destra ha pagato “errori di comunicazione e di strategia” e ha chiesto una riflessione sulle alleanze future.

L’analisi del voto ha mostrato che la coalizione di Todde ha prevalso soprattutto nelle città, tra le donne, i giovani e gli anziani, mentre quella di Truzzu ha ottenuto maggiori consensi nelle aree rurali, tra gli uomini e le fasce di età intermedie. Tra i partiti, il PD è stato il primo con il 13,8%, seguito da FdI con il 13,6%. Il M5S ha ottenuto il 7,8%, Forza Italia il 6,3% e l’Alleanza Verdi-Sinistra il 4,7%. La Lega ha registrato un crollo, passando dal 10,8% del 2019 al 3,7% del 2024. +Europa e Azione hanno preso l’1,5% ciascuno.La nuova presidente della Sardegna, Alessandra Todde, ha 42 anni, è laureata in Scienze Politiche e ha una lunga esperienza politica. È stata consigliera comunale a Sassari dal 2007 al 2012, deputata del M5S dal 2013 al 2018 e vicepresidente del M5S dal 2017 al 2019. Ha lasciato il movimento nel 2019, in polemica con la linea di Luigi Di Maio, e si è candidata alle regionali con il sostegno di PD e Alleanza Verdi-Sinistra. Tra le sue priorità di governo ci sono la sanità, l’ambiente, il lavoro, la cultura e l’autonomia della Sardegna.

Lascia un commento