Villa Foscari e il fantasma della Malcontenta

In questo martedì sera che ci trova molto vicini alle feste natalizie, vi parlerò di un fantasma nella provincia veneziana. La storia si svolge a Malcontenta, località in prossimità di Mira, lungo il Naviglio del Brenta. Villa Foscari è una residenza veneta progettata nel 1559 da Andrea Palladio per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari. Essa sorge su un alto basamento (piattaforma che sostiene l’edificio, sia come elemento delle fondamenta che come parte visibile architettonica) che separa il piano nobile (il primo piano) dall’umido suolo e conferisce magnificenza all’edificio, sollevato, come su un tempio antico, in un podio. Nella villa coincidono lo stile edilizio lagunare e l’architettura. La facciata principale è rivolta verso l’acqua, le maestose rampe di accesso gemelle erano ornate da un percorso cerimoniale per gli ospiti. Non essendoci alberi e vegetazione intorno, la villa si ergeva ai visitatori in tutta la sua maestosità. Ma passiamo alla parte più interessante, quella riguardante il fantasma di Villa Foscari. Una leggenda narra che la villa debba la nomea di Malcontenta a una dama di casa Foscari.

Essa fu relegata tra le mura della villa in solitudine a scontare la pena per la sua condotta non propriamente adatta ad una VERA dama, una condotta licenziosa, non approvata. Avvolta nel mistero è la sua storia dentro alla villa: si dice che visse gli ultimi 30 anni della sua vita in completa solitudine e non fu mai vista ne uscire ne affacciarsi alle finestre. Il parco che circondava la villa era incolto e colmo di erbacce, infatti è sconosciuto il modo che la donna ha trovato per sopravvivere. Cosa mangiava? Qualcuno le portava gli alimenti? Nessuno le portava il cibo e solo lei viveva nella casa. Mistero …. La dama in questione si chiamava Elisabetta Dolfin, vedova di un Pisani e diventata moglie di Niccolò Foscari nel 1555. Le voci sulla vita adulterina della dama (relazioni vere o presunte non è dato sapere a noi) diventarono insistenti. Questo fece alterare il marito che la rinchiuse nella bellissima villa appena costruita. Ella fu nominata Malcontenta, in quanto triste e depressa per la sua condizione di reclusa solitaria. Morì sola e triste nella villa-carcere. Si narra infatti che il fantasma della stessa faccia la sua apparizione agli abitanti della villa, con i lunghi capelli rossi che ondeggiano al vento, una pelle bianca come il latte e un abito nero molto scollato.

Lo spirito della donna vaga per la casa in cerca di cosa? Di una pace interiore? Di vendetta? O solamente di compagnia? Non si sa, sta di fatto che la villa è molto bella e il pensiero di scorgere la presenza della bellissima dama Malcontenta attira molti turisti che vogliono visitare il luogo della sua morte. Infatti ora la villa è in mano a privati e se volete ulteriori informazioni per visitare la villa vi consiglio di cercare qui www.lamalcontenta.com. La presenza della dama si può notare perchè si aggira tra le stanze della villa e soprattutto nella stanza di Armida (denominata così perché sede delle due statue raffiguranti Armida e Rinaldo). In dei momenti è stata vista nitidamente, come se fosse una persona di carne ed ossa, evidentemente per il suo attaccamento alla vita terrena; d’altronde altre volte è stata vista come una presenza fluttuante, che appare e scompare, uno spirito evanescente. Vale sicuramente la pena fare una visita a questa bellissima villa raggiungibile sia dalla terraferma che per acqua attraverso le imbarcazioni apposite. Se siete da quelle parti o ci passate vicino vi consiglio di fermarvi per ammirare la bellezza del posto e di Villa Foscari, la villa della Malcontenta.

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