Putin vuole stupire il mondo, a Mosca imponente parata sulla Piazza Rossa per il 70esimo anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Assenti i leader occidentali

Una parata militare sontuosa sulla Piazza Rossa a Mosca, culmine delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della vittoria sovietica sui nazisti in quella che i russi chiamano la Grande Guerra Patriottica. Disertata dai grandi leader occidentali per via delle tensioni con il Cremlino sulla crisi ucraina, l’evento con cui Mosca oggi mostra al mondo la sua potenza militare vede la partecipazione di circa 30 capi di Stato e governo di Paesi stranieri e capi di organizzazioni internazionali. Ci sono i presidenti di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan. I leader di Cina, India, Sud Africa, Venezuela, Vietnam, Cuba, Slovacchia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Cipro, Zimbabwe, Mongolia, Palestina, le repubbliche separatiste della Georgia Abkhazia e Ossezia del Sud, il segretario generale Onu Ban Ki-moon e il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova. Sono presenti a Mosca, ma non partecipano alla parata, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, e il collega francese Laurent Fabius, che deporranno fiori al monumento del milite ignoto, nei giardini di Alessandro sotto le mura del Cremlino, in una cerimonia che seguira’ subito dopo la fine della parata. In seguito saranno al ricevimento al Cremlino con i capi delle delazioni e il copro diplomatico. In tutto, secondo quanto riferito dal consigliere presidenziale Yuri Ushakov, sono 40 i Paesi presenti oggi a Mosca a diversi livelli. Il presidente Vladimir Putin ha accolto personalmente al Cremlino gli ospiti d’onore della parata, prima dell’inizio ufficiale delle celebrazioni a Mosca. Sulla piazza Rossa hanno sfilato circa 200 mezzi militari (il doppio rispetto al 2014) e 16.000 soldati dei vari distretti militari russi, tra cui anche la Crimea, annessa l’anno scorso; presenti anche 2.300 veterani di guerra. Il capo dell’amministrazione presidenziale Serghei Ivanov, anche direttore del comitato organizzatore per le celebrazioni del 70esimo anniversario del Giorno della Vittoria, ha annunciato che l’evento di oggi supera in grandezza quello tenuto per il 60esimo anniversario. La sfilata si e’ articolata in due parti: quella storica e quella moderna.  Durante quest’ultima sono stati presentati per la prima volta gli ultimi traguardi della tecnologia militare russa: il pezzo piu’ atteso, il nuovo carro armato T-14 Armata; il blindato Btr-Md Rakushka, progettato per le forze aviotrasportate; il semovente d’artiglieria 2S35 Koalitsiya-Sv, il blindato per il trasporto delle truppe Btr Boomerang, il veicolo corazzato Kurganets-25, e l’Ural Typhoon U, un mezzo corazzato capace di resistere alle mine. Ma sabato prossimo faranno bella mostra di se’ anche i nuovi missili balistici intercontinentali Rs-24 Yars Mirv e i complessi missilistici anticarro Kornet-D. La festa coinvolge tutto il Paese: parate militari si svolgono in 150 citta’ in Russia e all’estero; cinque di queste vedranno protagonista la Flotta navale russa.

Putin, oggi ignorati principi cooperazione internazionale

“I principi fondamentali della cooperazione internazionale sono sempre piu’ ignorati negli ultimi decenni”. Lo ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo dalla tribuna d’onore sulla piazza Rossa nel corso della parata militare  trasmessa in diretta tv in Russia. “Negli ultimi decenni sono stati sempre piu’ ignorati i principi fondamentali della cooperazione internazionale”, ha dichiarato Putin, probabilmente rivolgendosi agli Usa, presenti in piazza Rossa solo con l’ambasciatore John Tefft dopo il declino di Barack Obama dell’invito del Cremlino. “Abbiamo assistito a tentativi di creare un mondo unipolare”, ha poi tuonato, puntando il dito contro un modo di pensare “a blocchi militari” che sta prendendo sempre piu’ piede. “Tutto questo minaccia la stabilita’ dello sviluppo globale”, ha ammonito. Putin, alla cui destra siede il presidente Xi Jinping, nuovo alleato di Mosca dopo le tensioni con l’Occidente per la crisi ucraina, ha cosi’ invocato, come “obiettivino comune”, “lo sviluppo di un sistema di sicurezza uguale per tutti gli Stati”. A suo dire, questo sistema, che non dovrebbe prevedere blocchi regionali e globali, “deve offrire risposta adeguata alle minacce del giorno d’oggi”. “Solo allora – ha aggiunto – assicureremo pace e tranquillita’ al pianeta”. Alla fine del suo discorso, il capo del Cremlino si e’ congratulato con il popolo e l’esercito russo per la “grandiosa vittoria” sul nazismo e i soldati hanno risposto con il tradizionale “Urra’” per tre volte, prima che risuonasse l’inno russo e iniziasse la sfilata di uomini e mezzi militari. La parta di oggi, la piu’ massiccia della Russia moderna, come e’ stata definita dal ministero della difesa, e’ il culmine delle celebrazioni di una ricorrenza centrale nel calendario russo e molto sentita dalla popolazione. E’ un momento di massimo orgoglio nazionale, in cui Mosca si presenta al mondo come forza fondamentale per la pace e la sicurezza globale.

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