Una donna morta e tre feriti, uno dei quali in condizioni gravissime. E’ il bilancio di una esplosione avvenuta in una palazzina a Cantalupo, frazione di Cerro Maggiore, a una trentina di km da Milano. Secondo quanto ricostruito, alcuni operai del gas stavano facendo dei lavori agli impianti per un guasto quando, intorno alle 16,30, è saltato tutto in aria. “C’era stato un allarme, ma sembrava rientrato”, ha detto il sindaco, Teresina Rossetti. Due dei tre feriti sono i tecnici dell’azienda del gas, travolti dalla violenta esplosione. Le condizioni di uno dei due sarebbero molto gravi. Erano al lavoro nella zona da ieri, per una fuga di gas avvertita in tutta l’area interessata da un cantiere per il posizionamento dei cavi della fibra ottica che aveva allarmato i residenti. L’ultima chiamata sarebbe di martedì sera, motivo per cui l’azienda di fornitura ha inviato il giorno stesso una squadra per risolvere il problema. I lavori sono iniziati ieri sera e si sarebbero conclusi oggi, ma qualcosa è andato storto. Mentre un tecnico stava realizzando dei carotaggi per individuare la perdita di strada in strada, l’esplosione lo ha investito procurandogli gravissime ustioni sul corpo che hanno reso necessario il ricovero d’urgenza all’ospedale di Legnano. Le condizioni sono definite “al limite” e se dovesse superare la notte è possibile che venga trasferito al reparto grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano. A perdere la vita, una anziana 80enne – Virginia Bollate – che viveva sola nella villetta bifamiliare tra via Risorgimento e via Ungaretti, completamente crollata. Lo scoppio di una conduttura ha distrutto la palazzina a un solo piano che si trovava all’interno di una corte con altre villette. In una di queste abita il figlio dell’anziana, rimasto illeso, e i suoi nipotini che in quel momento non erano a casa. La donna era stata estratta viva dai soccorritori, ma è morta poco dopo nell’ospedale di Castellanza. Coinvolto nello scoppio anche un passante, un uomo che abita di fronte alla villetta crollata e che in quel momento stava passeggiando a poca distanza. Per fortuna ha riportato ferite lievi dovute ai calcinacci, e infatti ha raggiunto da solo il pronto soccorso dell’ospedale di Legnano. Decine di mezzi dei vigili del fuoco sono stati mobilitati da Milano, Varese e Bergamo, con un’eliambulanza che ha trasferito i feriti in ospedale. Sul posto anche i cani da macerie e gli specialisti dell’Usar (Urban search and rescue). Per ore si è lavorato per cercare eventuali altre persone rimaste sotto le macerie. La prefettura ha messo a disposizione anche un escavatore. Tutta l’area è rimasta al buio, le abitazioni vicine sono state evacuate in via precauzionale e i residenti non potranno rientrare fino a venerdì. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Legnano che hanno iniziato gli accertamenti con la procura di Busto Arsizio per chiarire i motivi dello scoppio e le eventuali responsabilità. “Dopo i lavori per la posa della fibra ottica, gli abitanti della zona avevano segnalato ieri un intenso odore di gas, e i tecnici erano stati sul posto tutta la giornata di ieri e stanotte”, ha spiegato ancora il sindaco, secondo cui “al momento non ci sono più pericoli”.