Uccisa in casa a 88 anni per un bottino di 60 euro

Uccisa in casa a 88 anni per un bottino di 60 euroPer giorni ha studiato la sua vittima, l’ha seguita nei suoi brevi spostamenti, la mattina la spesa, il pomeriggio la messa, sempre da sola. Sabato pomeriggio ha fatto scattare la sua trappola mortale: si è nascosto sul pianerottolo e appena Antonia Rotella, 88 anni, ha aperto la porta di casa, l’ha aggredita. Nessuna pietà per l’anziana che viveva da sola nel centro storico di Catanzaro: prima le ha sferrato un pugno in pieno viso, poi, una volta a terra, le ha legato mani e piedi a un armadio e infine le ha tappato la bocca con un pezzo di stoffa stretto con del nastro adesivo. L’ha lasciata morire così, per qualche oggetto d’oro e 60 euro in contanti. L’autore di un delitto tanto efferato è stato fermato dai carabinieri 12 ore dopo la scoperta del corpo senza vita. Si chiama Leonardo Procopio meglio noto alle cronache locali con l’appellativo di «Lupin». Tutt’altro che un ladro gentiluomo, il 46enne vanta un lungo curriculum criminale. Solo negli ultimi mesi era stato fermato due volte, ad aprile quando aveva rubato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale cittadino e a luglio quando aveva sottratto 600 euro da una boutique del centro. Ladro, rapinatore e da sabato pomeriggio anche assassino. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali. Le immagini hanno immortalato l’uomo con indosso una polo rossa che usciva dal portone dove viveva l’anziana. Ma un altro particolare ha tolto gli ultimi dubbi agli inquirenti. Già nel 2011, infatti, durante un furto in una canonica un parroco era stato aggredito e malmenato proprio da Procopio. La perquisizione a casa del sospettato ha chiuso il cerchio. I carabinieri hanno trovato non solo la polo rossa immortalata dalle telecamere, ma anche alcuni oggetti d’oro e 1550 euro in contanti. A «Lupin» non è rimasto altro che confessare. Ha spiegato i pedinamenti e la drammatica sequenza che ha portato alla morte dell’anziana. Ha raccontato poi di aver portato i gioielli rubati a un compro oro e di averne ricavato circa 2000 euro. Ma ha ammesso anche che 15 giorni fa aveva effettuato una rapina analoga, vittima questa volta un anziano, seguito, aggredito e legato, il tutto per un bottino di appena 30 euro. Lui è sopravvissuto alla violenza di Procopio, non così fortunata è stata Antonia Rotella. Ora sarà l’autopsia a spiegare le cause del decesso, se per soffocamento o per il colpo sferrato senza remore dal rapinatore.

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