Spaventoso tornado colpisce il veneziano, paesi distrutti, diversi feriti, persone disperse e un morto (video)

Tornado colpisce il venezianoIl presidente del Veneto Luca Zaia, in seguito all’ondata di maltempo che ha colpito ieri pomeriggio la regione ha annullato la sua partecipazione alla visita dei presidenti della Regione al capo dello Stato Sergio Mattarella prevista in mattinata. Zaia in tarda mattinata compirà un sopralluogo nelle aree della riviera del Brenta, tra Dolo e Mira., dove inizia la conta dei danni dopo il nubifragio. Un morto, almeno trenta feriti di cui tre gravi, una cinquantina di case scoperchiate, un centinaio di famiglie sfollate dalle case pericolanti, centinaia di alberi crollati in strada, auto trascinate dal vento, spinte in canale, vetrine dei negozi in frantumi. Devastazione e distruzione sono le parole adatte a definire ciò che un tornado ieri pomeriggio ha provocato in meno di mezz’ora lungo la Riviera del Brenta. Trenta minuti e subito dopo Dolo, Mira e Pianiga, nel veneziano, avevano lo stesso aspetto di paesi bombardati e non solo per i danni che ammontano a milioni e milioni di euro. Intere famiglie sono state viste uscire dalle macerie delle loro case sanguinanti, in lacrime. L’allerta meteo dei giorni scorsi per le mutate condizioni del tempo, si è materializzata sotto forma di una tromba d’aria, un vortice nero, violento passato roteando su strade, case, negozi.Il bilancio è ancora provvisorio. Si parla anche di dispersi, ma nel caos nessuno ieri notte era in grado di dire se qualcuno è rimasto sotto le macerie o c’è chi si è rifugiato altrove senza avvertire. I feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Mestre, Padova, Piove di Sacco, Dolo e Mirano, la maggior parte non in gravi condizioni. Il numero però potrebbe salire ancora. Il 118 è intervenuto con due elicotteri e 19 ambulanze. Se nel Bellunese una frana ha bloccato la statale 51, nel Padovano a Cadoneghe sono caduti alberi e il tetto di una palestra è stato parzialmente portato via dal vento in via Donizzetti e sono stati registrati danni anche a Curtarolo, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere e Campodarsego, così come nel Vicentino a Montecchio Maggiore, nel Veneziano è stato un disastro talmente grande che il Governatore Luca Zaia ha convocato in via urgente una seduta di giunta straordinaria per stamattina. «Abbiamo un sistema d’intervento ben collaudato – ha detto – e tutti i nostri uomini stanno ancora una volta gettando il cuore oltre l’ostacolo». La vittima della tromba d’aria lungo la Riviera del Brenta è un commerciante di 63 anni, di Dolo, Claudio Favaretto, che durante il tornado era alla guida della sua auto all’altezza di Mira, lungo il fiume. Il vento ha sollevato il veicolo e poi lo ha schiantato sull’asfalto. L’uomo è morto sul colpo. Altre macchine vuote sono state trascinate dentro i una casa e sono una novantina in totale gli sfollati, dei quali 70 si sono sistemati da parenti e i restanti in albergo, mentre sarebbero due a Mira. A Cazzago di Pianiga i rami degli alberi come proiettili hanno frantumato le vetrine delle attività commerciali. E poi il traffico: lunghe code in autostrada, la Romea in tilt a causa della pioggia battente e della grandine. Chicchi grossi come albicocche che hanno danneggiato diverse auto anche tra Mirano e Spinea. Danni anche alle aziende: «La tromba d’aria ha scoperchiato capannoni – ha spiegato il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas – Speriamo che non si ripetano episodi simili che stanno già mettendo in difficoltà molte imprese». Ininterrottamente hanno lavorato almeno 70 vigili del fuoco, di cui 50 da Venezia e 20 da Padova e Treviso, 16 pattuglie antisciacallaggio di carabinieri, polizia e guardia di finanza, protezione civile, quasi tutte le ambulanze disponibili in zona che hanno faticato a raggiungere i luoghi devastati a causa delle strade impraticabili. Nel tardo pomeriggio sono arrivati sul posto anche l’assessore regionale alla protezione Civile Giampaolo Bottacin e il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia. «L’area sarà strettamente presidiata dalle forze dell’ordine – ha assicurato Cuttaia – La macchina dei soccorsi ha funzionato bene e questo è stato fondamentale affinchè non si scatenasse il panico ».

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