Un sorso dalla bottiglia d’acqua da mezzo litro appena acquistata e poi la corsa in ospedale. È in codice rosso M.T., romano di 58 anni suo malgrado protagonista di una drammatica disavventura. Martedì mattina è entrato in un bar di via Cherso, una traversa di via della Serenissima al Prenestino, per fare colazione e adesso è privo di coscienza in un letto del Pertini. L’uomo non ha ingerito acqua, ma una sostanza corrosiva che gli ha ustionato la bocca, l’esofago e il resto dell’apparato digerente. Sul caso indagano gli agenti del commissariato Torpignattara. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire con esattezza quanto accaduto tra le 8 e le 9 del mattino a partire dalle poche parole pronunciate dalla vittima prima di svenire. “Ho comprato la bottiglietta in un bar di via Cherso”, ha detto il 58enne prima di essere soccorso e trasportato in ospedale.
È stato un medico del 118 a intubare l’uomo direttamente in strada, in via Herbert Spencer. Mentre i medici del pronto soccorso del Pertini si prendevano cura di M.T., la polizia passava al setaccio l’esercizio indicato dalla vittima assieme all’Asl. Diversi i dubbi da risolvere. Nel bar, privo di telecamere, c’è un frigo aperto da cui i clienti possono servirsi autonomamente. Il 58enne ha preso la bottiglia incriminata da solo o gli è stata servita al bancone? In attesa di una risposta, si attende l’esito degli esami sulla sostanza ingurgitata dall’uomo: dall’ammoniaca al brillantante per lavastoviglie, passando per l’acido muriatico, ogni ipotesi è aperta. Fondamentale per l’indagine coordinata dal sostituto procuratore Stefano Fava sarà il nuovo interrogatorio della vittima. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi, ma la speranza della moglie e del figlio è che si possa ristabilire a breve. Quando si sarà ripreso, l’uomo dovrà essere riascoltato dalla polizia. I titolari del bar, infatti, dicono di ricordare in maniera vaga quanto accaduto. Ma, se il 58enne confermerà la prima versione, rischiano di dover rispondere di lesioni colpose.