Pozzuoli, litiga con la compagna incinta di cinque mesi e le dà fuoco, lei in fin di vita, salva la bimba nata con un cesareo in emergenza

litiga con la compagna incinta di cinque mesi e le d%C3%A0 fuoco lei in fin di vita salva la bimbaOrrore a Pozzuoli. Dopo una lite con la compagna incinta, un uomo, Paolo Pietropaolo, 40 anni, le ha dato fuoco in strada, in via Vecchia delle Vigne, ed è subito dopo fuggito. La donna Carla Caiazzo, 38 anni è stata soccorsa da un vicino di casa che ha spento le fiamme, dando poi l’allarme e chiamando il 118; la donna ora è in gravi condizioni, tanto che i medici del Centro grandi ustionati non hanno sciolto la prognosi. Una volta ricoverata, la donna ha dato alla luce una bimba di otto mesi. L’aggressore, invece, è stato rintracciato dai carabinieri a Formia dopo aver provocato un incidente stradale; in caserma l’uomo è stato sottoposto ad interrogatorio da parte del magistrato di turno della procura della Repubblica di Cassino. Le indagini a Napoli per chiarire il movente dell’aggressione sono coordinate dal pm Raffaello Falcone. Secondo alcuni amici, Pietropaolo (la cui famiglia fino a qualche anno fa ha gestito il ristorante “La ninfea”, molto noto nell’area flegrea) era fortemente stressato anche a causa dei continui e forti rumori provenienti da un campo di “paintball” adiacente alla sua abitazione. Si era più volte lamentato della situazione e aveva anche sporto denuncia nei confronti dei titolari della struttura. Secondo alcuni testimoni era stato anche in cura da uno psichiatra. «E’ stata una lotta contro il tempo», racconta Fiorella Paladino, responsabile del Pronto soccorso del Cardarelli. «Nonostante non fossimo stati preallertati, in pochissimi minuti sono arrivati in pronto soccorso i rianimatori, i chirurghi della terapia intensiva, i chirurghi del reparto grandi ustionati, il ginecologo e il neonatologo. Abbiamo intubato la donna prima di trasferirla in sala parto, dove è stata sottoposta al cesareo». Momenti drammatici, poi la buona notizia. La bimba è viva e sembra stare abbastanza bene. Ovviamente i medici non si sbilanciano sulle sue condizioni, né su quelle della madre. La piccola dovrà restare ricoverata in terapia intensiva neonatale, la madre a quanto pare ha ustioni in più del 40 per cento del corpo. Poco dopo il ricovero in pronto soccorso al Cardarelli è arrivata anche la madre della donna ustionata. Quando i medici le hanno spiegato cosa fosse accaduto, le è caduto il mondo addosso. La donna infatti non conosceva ancora la dinamica dell’accaduto, era convinta che la figlia avesse subito un incidente o che fosse stata aggredita da un estraneo. A quanto pare il nome della piccola sarà Giulia Pia. Questa almeno è l’indicazione arrivata dai parenti prossimi della donna. La bimba, 2 chili e 200 grammi, sta rispondendo bene alle cure e al momento non ha bisogno di terapia d’ossigeno. Restano invece molto serie le condizioni della madre (dopo qualche ora è anche stato oscurato il suo profilo Facebook). A quanto pare le ustioni riportate (quasi tutte di terzo grado, come detto, su più del 40 per cento del corpo) sarebbero concentrate sulla testa, sul volto e sul torace. Ustioni rese ancor più gravi dal fatto che la donna indossava abiti in parte sintetici, che con il calore si sono sciolti e si sono letteralmente fusi con la pelle.

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