Lunedì mattina (3 febbraio 2014) è stata costituita ufficialmente presso lo studio del notaio Nazzareno Cappelli la Ascoli Picchio FC 1898, la società di cui Francesco Bellini è socio di maggioranza e che parteciperà all’asta al tribunale del 6 febbraio prossimo, per aggiudicarsi l’Ascoli Calcio 1898, fallita lo scorso 17 dicembre. Il termine ultimo di presentazione delle offerte è giovedì alle ore 12. Tutti in città sperano che vinca la cordata di Bellini, composta da imprenditori ascolani e capeggiata dall’industriale farmaceutico italo-canadese, talmente amante dei colori bianconeri da inserire il nome “Picchio” nelle denominazioni delle sue aziende e sulla fiancata del suo aereo personale. Dunque è nata ufficialmente la società che vuole riportare la Ascoli del calcio ai livelli che le spettano. Francesco Bellini, 67 anni, ha il 70% delle quote, poi ci sono Piero Palatroni (11%), Battista Faraotti (10%), Giuliano Tosti (7%) e Gianluca Ciccoianni (2%). Ovviamente ancora non si può cantare vittoria: c’è l’asta da affrontare e non è detto che non ci siano altre offerte. Secondo il Corriere Adriatico di martedì, “diverse persone stanno chiedendo informazioni presso il tribunale fallimentare”.
LE DICHIARAZIONI Bellini, nell’entusiasmo dell’atto ufficiale con i soci nello studio del notaio Cappelli, ha elogiato il grande spirito dei tifosi bianconeri e la loro vicinanza e il loro supporto economico alla squadra dopo il fallimento del dicembre scorso. “Se le cose andranno come vogliamo, sogneremo tutti insieme, perché l’Ascoli è di tutti quanti”, ha dichiarato Bellini. Perché non tentare? Ecco cosa si è detto fra sé e sé Bellini, dopo un inizio titubante, a proposito dell’idea di essere il nuovo proprietario dell’Ascoli. Si può immaginare che forse era ancora scottato da quando due anni fa non riuscì a concludere la trattativa con l’allora patron Roberto Benigni. I partner in questa avventura, dice Bellini, gli hanno dato la spinta in più per convincersi definitivamente. Tra i consiglieri di Benigni, l’unico non ascolano è il torinese Gianni Lovato, giornalista di Tuttosport. Lui e Bellini si conoscono da anni, avrà ruoli decisionali. E a proposito di partner, l’entusiasmo è anche sui loro volti, pur nella prudenza che forse è anche figlia della scaramanzia. Palatroni dice di voler attendere l’esito dell’asta, Faraotti afferma che i nomi dei soci sono garanzia del fatto che si farà un lavoro di qualità. Anche Tosti, che è nato in Canada ma vive ad Ascoli, pur super entusiasta dice di voler attendere giovedì. Il notaio Cappelli ora si recherà in Federazione per depositare lo statuto della nuova società. Il Comune di Ascoli intanto ha deliberato il nulla osta all’uso dello stadio Del Duca per la società che vincerà l’asta.
E tutti sperano sia la Ascoli Picchio Fc 1898.
sintesi da Corriere Adriatico – Anna Rita Marini