La Merkel promuove Renzi, le riforme dell’Italia sono ambiziose, insieme per un’Europa più forte

«Viviamo in un momento di gradi sfide», «c’è uno spirito europeo che ci unisce». Così Angela Merkel al termine dell’incontro con Matteo Renzi durante una conferenza congiunta. La Cancelliera, che ha parlato di «colloqui veramente amichevoli», ha anche augurato ogni successo all’Italia per le sue «ambiziose riforme», in particolare per il jobs act che ha definito «una riforma che si muove nella direzione giusta. Il successo di queste riforme sarà un contributo importante all’Europa e all’Italia». Merkel ha espresso il suo desiderio di «organizzare una conferenza bilaterale sui temi economici, che si occupi di industria, digitalizzazione, potenziamento della banda larga», in modo da «garantire maggiori sinergie» economiche tra Italia e Germania. Sui temi all’ordine del giorno dell’agenda europea, Merkel ha spiegato che «abbiamo parlato anche della questione dei profughi e dell’accordo con la Turchia, la cui attuazione è urgente. Dobbiamo combattere l’illegalità, il traffico di esseri umani e trasformare tutto questo in legalità. Vanno protette le frontiere esterne. L’Italia è un fortissimo alleato per la politica sui profughi e il suo orientamento è fondamentale». Per Merkel «l’attuazione dell’accordo con la Turchia è urgente» e Renzi ha aggiunto che «l’Italia è disponibile a fare la sua parte» per il finanziamento di tre miliardi destinato ad Ankar. «Stiamo aspettando che le istituzioni europee ci diano alcune risposte sul modo di intendere questo contributo sull’emigrazione» ha aggiunto. Sulle questioni di politica estera, Merkel ha detto che «in Libia insieme possiamo mandare missioni militari per l’addestramento alla sicurezza perché la Libia passo dopo passo si trasformi in una struttura statale stabile». Al centro dell’incontro anche le questioni economiche. Renzi ha ribadito che «sulla flessibilità chiediamo che le regole Ue che già esistono vengano applicate, non chiediamo nuove regole». «Siamo in un momento delicato della storia dell’Europa, ne avverto tutta la responsabilità – ha aggiunto Matteo Renzi -. L’Italia è unita alla Germania nel dire che vogliamo più Europa, un’Europa più forte, capace di dare le risposte a tutti i problemi dall’immigrazione all’economia». E sul rapporto con la Germania ha detto che «siamo pronti a fare di tutto per superare le incomprensioni. Non siamo d’accordo su tutto anche perché veniamo da diverse famiglie politiche. ma crediamo insieme che combattere la disoccupazione è combattere il populismo. Il nostro avversario è lo stesso». «Se l’Europa perde Schengen – ha sottolineato Renzi – perde sé stessa: ogni sforzo che possiamo fare per mantenere vivo l’ideale europeo va fatto insieme. Per mesi l’immigrazione sembrava soltanto un problema italiano, adesso è un problema europeo che durerà mesi, forse anni». Renzi è inoltre tornato sui controlli nei centri d’accoglienza. «Voglio rassicurare l’opinione pubblica tedesca che se in passato ci sono state procedure difficili, oggi grazie al lavoro della polizia italiana siamo al 100% nella registrazione delle impronte digitali e dei riconoscimenti facciali» per i migranti, quest’ultima una procedura «molto utile anche per contrastare il terrore».  Sul tavolo anche il tema del referendum in Gran Bretagna e del rischio Brexit: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere perché la Gran Bretagna resti nell’Unione Europea» ha detto Merkel. L’incontro a Berlino tra Matteo Renzi e Angela Merkel era iniziato poco prima delle 13. Una colazione di lavoro (il menu prevedeva tonno marinato, merluzzo e ravioli, gnocchi di semolino e ciliegie al rum, innaffiati da vino tedesco) per sciogliere diversi nodi sui principali temi all’ordine del giorno nell’agenda europea, dopo le frizione del dicembre scorso tra Roma e Berlino.

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