“In serie B, il prima possibile”: queste le parole di Mario Petrone, il nuovo mister dell’Ascoli presentato ufficialmente mercoledì nella sede di Corso Vittorio. Tante motivazioni per il tecnico partenopeo reduce dai successi di Bassano, accolto con entusiasmo dalla tifoseria con la quale si è concesso un brindisi benaugurante. “Quando il dg Lovato mi ha contattato, non ho avuto esitazioni nell’accettare, a Bassano ho vinto ma non c’erano i presupposti per continuare”, ha dichiarato Petrone. Petrone conosce la città di Ascoli fin dal 1992, perchè qui ha fatto il militare. “Mi vedrete tutte le mattine in sede, sono uno che lavora a tempo pieno”, dice il neo tecnico bianconero, ufficiale da mesi ma presentato solo ora in quanto occorreva attendere la fine del suo contratto con il Bassano. Flessibilità nei moduli, in funzione della lettura delle singole partite, e massimo impegno dai calciatori: questi i due principi cardine dal punto di vista tecnico. Petrone, che ha visto all’opera le formazioni Allievi e Berretti nei campionati rispettivi alcune settimane fa, vorrebbe un gruppo di 22 giocatori più alcuni ragazzi. Per il ritiro a Cascia conta di avere il 90% della rosa. “Con il Bassano? Nessun rancore, ma sbagliano nel dire che ho portato via giocatori in scadenza, sono rimasti quasi tutti, Pelagatti è venuto con me perchè siamo molto legati, mentre Berrettoni ha scelto lui di andar via”.
Prima della presentazione ufficiale del nuovo allenatore, la società bianconera, rappresentata dall’azionista Giuliano Tosti, dal direttore generale Gianni Lovato e dall’avvocato Cristina Celani, ha tenuto a chiarire la questione sul centro sportivo Città di Ascoli. Giuliano Tosti: “Vi assicuro che abbiamo fatto di tutto per restare al Città di Ascoli. Ci siamo recati tantissime volte da Medio Leasing mettendoci a tavolino per cercare una soluzione, ci siamo adeguati anche ad alcune loro richieste. Ma dalla controparte non c’è mai stata la volontà di raggiungere un accordo. La società pensa che non ci sia un’altra offerta oltre a quella di Palatroni. La banca comunque, se vorrebbe, impiegherebbe 5 minuti per vedere la veridicità della presunta terza offerta. Penso che Banca delle Marche abbia perso una grande opportunità per mostrare la propria vicinanza al territorio. Se Medio Leasing dovesse fare un passo indietro? Vedremo, da parte nostra c’è sempre la disponibilità a trattare, ma chiaramente poi bisognerà tener conto delle spese che noi ora andremo ad effettuare.” Gianni Lovato: “E’ una vicenda che ci ha lasciato l’amaro in bocca. Abbiamo fatto il possibile, ma purtroppo non è servito a nulla. Ora la prima squadra si allenerà all’Eco Services, mentre per le giovanili stiamo valutando diverse soluzioni. Il presidente Bellini ieri, appena gli ho comunicato l’esito negativo della proposta mi ha detto “non fa niente, ne faremo uno più bello”. Segno della grande voglia che la società ha di far le cose in grande e di riportare l’Ascoli dove merita.” Cristina Celani: “Quello che mi ha sorpresa è stata la loro risposta di appena tre righe dove dichiaravano inadeguata la nostra offerta. La proposta da noi presentata prevedeva sia l’acquisto parziale della parte sportiva, sia l’acquisto totale. Inoltre avevamo anche fatto un preventivo di 1.200.000 euro per i lavori da effettuare sull’impianto. Sarebbe servito anche per far girare un po’ l’economia….”