13 Novembre 2013 – 13 Maggio 2014 Sono trascorsi esattamente sei mesi. Era il 13 Novembre del 2013 quando mi sono ritrovato nella mia stanza da solo con la mia chitarra. Tutte le mie certezze.. scomparse, sparite, dissolte, dileguate…. Il vuoto assoluto, il buio, un tunnel senza fine. Credo di essermi espresso sufficientemente bene per far capire com’era il mio stato d’animo verso la fine dell’anno scorso. Ho fatto una fatica enorme per cercare di risalire la china, riuscire almeno a sorridere di nuovo… mica facile… soprattutto quando ti vengono a mancare le basi, quando tutte le cose in cui credevi svaniscono davanti i tuoi occhi. Da dove viene questo bisogno, quest’ansia di risolvere i grandi misteri della vita, quando anche la più semplice delle domande non ha risposta? “Perché esistiamo?”, “Che cos’è l’anima?”, “Perché sogniamo?”. Forse sarebbe più comodo fare finta di niente, voltarsi dall’altra parte. Ma non è nella natura umana. Non è per questo che siamo qui. Comunque io mi sono ritrovato solo. E sentirsi soli da un momento all’altro, nella maniera piu improvvisa, quando sei circondato da decine di persone… eh bhè ragazzi.. non è una bella sensazione. Pensavo di avere tutto, non avevo niente. E allora ho iniziato a farmi decine di domande, senza senso… Spesso le domande sono più potenti delle risposte. Com’è possibile? Loro cosa sono? Perché loro e non altri? Perché proprio ora? Cosa significa tutto questo? Stato confusionale… senza malattia mentale, senza assunzione di droghe… la confusione punto e basta. Sei mesi fa lo svarione cerebrale piu allucinante della mia storia personale, poi una consapevolezza… cambiare programma, iniziare a fare un po di zapping, nella mia vita stavolta, non in tv… L’evoluzione è un processo imperfetto e spesso violento. Una battaglia tra ciò che esiste e ciò che deve ancora nascere. Tra le doglie di questo parto, la morale perde significato. Il conflitto fra il bene e il male si riduce ad una scelta elementare: sopravvivere o soccombere. Io non potevo mica soccombere… Nessuno soccombe… quasi nessuno… Sei mesi fa ero vuoto… vuoto dentro… e non avevo nessuna idea di come poterlo riempire quel vuoto. Poi verso la fine di un inverno che sembrava non volesse finire mai, in un freddo giorno di febbraio, mentre l’unica compagnia che avevo era il suono delle corde della mia chitarra… arriva lei, e quel vuoto te lo riempie in un istante. E tutto torna ad avere un senso, il buio si trasforma in luce, arrivano nuove certezze, nuove speranze, nuovi obiettivi… una nuova vita… Lei che non avresti mai immaginato potesse diventare la tua compagna, lei che ha 14 anni meno di te, lei che ogni mattina, anche se non c’è, si fa viva con il suo buongiorno amore mio. Lei che ti cambia la vita. Sei mesi freddi, in tutti i sensi, tra il buio e la luce, ma se era quello il prezzo da pagare per poter avere quello che ho adesso… allora sono contento di essermi perso quel maledetto/benedetto 13 Novembre
Gli ultimi 6 mesi, tra il buio e la luce
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