Bersani si dimette

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Pier Luigi Bersani si dimette da segretario del Partito democratico. Lo ha annunciato davanti all’assemblea dei delegati regionali e dei parlamentari del partito riuniti al teatro Capranica di Roma. Le dimissioni saranno effettive solo dopo le elezioni del presidente della repubblica. Poche ore prima si era dimessa anche la presidente del partito, Rosy Bindi. Pier Luigi Bersani ha reso noto che sabato il Partito democratico voterà scheda bianca alla quinta votazione, in attesa di incontrare le altre forze politiche per convergere su un candidato da eleggere alla presidenza.

Queste le parole di Bersani:

Abbiamo prodotto una vicenda di gravità assoluta, sono saltati meccanismi di responsabilità e solidarietà, una giornata drammaticamente peggiore di quella di ieri. Al prossimo voto per il capo dello stato ci asteniamo e faremo un’assemblea, mi auguro che si trovi una proposta con le altre forze politiche. Noi da soli il presidente della repubblica non lo facciamo. Fra di noi uno su quattro ha tradito. Ci sono pulsioni a distruggere il Pd. Nella situazione che si è creata bisogna riprendere contatti con altre forze politiche per impostare la soluzione. Abbiamo preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell’Ulivo, ex presidente del consiglio, inviato in Mali e l’abbiamo messo in queste condizioni. Io non posso accettarlo. Io non posso accettare che il mio partito stia impedendo la soluzione. Questo è troppo. Consegno all’assemblea le mie dimissioni. Operative da un minuto dopo l’elezioni del presidente della repubblica.

Intanto Romano Prodi ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della repubblica dopo la quarta votazione: ”Oggi mi è stato offerto un compito che molto mi onorava anche se non faceva parte dei programmi della mia vita. Ringrazio coloro che mi hanno ritenuto degno di questo incarico. Il risultato del voto e la dinamica che è alle sue spalle mi inducono a ritenere che non ci siano più le condizioni. Ritorno dunque serenamente ai programmi della mia vita. Chi mi ha portato a questa decisione deve farsi carico delle sue responsabilità. Io non posso che prenderne atto”.

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