Apoteosi ed impresa di Nibali, il 99° Giro d’Italia è suo

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Apoteosi ed impresa di Nibali il 99%C2%B0 Giro dItalia %C3%A8 suo videoL’apoteosi. Vincenzo Nibali è riuscito nella straordinaria impresa di rimontare tutto lo svantaggio che aveva accumulato nella tappe precedenti di questo 99° Giro d’Italia e conquistare in extremis la sua seconda Corsa Rosa in carriera. La sentenza è stata emessa oggi nella 20a e penultima tappa da Guillestre a San’Annna di Vinadio, vinta in solitaria dall’estone Taaramae. Ma la vera corsa nella corsa era qualche km più indietro, con la battaglia fra i big. Che Nibali, grazie anche a una grande squadra Astana, è riuscito a vincere, vestendo alla fine la maglia rosa con 52” di vantaggio sull’ex leader colombiano Chaves e 1’17” sullo spagnolo Valverde, che ha buttato giù dal podio il pur ammirevole e stoico olandese Kruijswijk. Dunque la penultima tappa del Giro prometteva grande battaglia per la classifica ancora incertissima e la vittoria finale alla portata ancora di almeno quattro corridori: Chaves, Nibali, Kruijswijk (pur malconcio) e Valverde. Il percorso da Guillestre, in Francia, a Sant’Anna di Vinadio proponeva “solo” 134 km ma ben tre GpM di prima categoria e uno di terza, con quasi 4500 metri di dislivello, quindi una sequenza di quattro salite molto impegnative, intervallate da tre discese senza tratti di pianura. I corridori dovevano scalare in rapida successione il Col de Vars (19 km di lunghezza, pendenza media 6%, massima 13%), il Col de La Bonette (22 km, media 6,7 %, massima 10%), il Colle della Lombarda (20 km, media 7,5%, massima 12%), tra Francia e Italia, e i 2,3 km finali verso il traguardo proprio a fianco del Santuario di Sant’Anna di Vinadio, il più alto d’Europa. Una tappa breve ma senza un attimo di respiro, prima della passerella conclusiva di domani da Cuneo a Torino, con circuito cittadino nel capoluogo piemontese da percorrere 8 volte. Al via della penultima tappa si è presentato regolarmente anche Steven Kruijswijk, l’ex maglia rosa protagonista ieri di una paurosa caduta lungo la discesa dal Colle dell’Agnello che gli ha procurato una microfrattura a una costa e problemi alla schiena. Sulla prima salita, verso il Col de Vars, è partita una fuga composta da Brambilla (Etixx), Foliforov (Gazprom), Nieve (Sky), Denifl (Iam), Kangert (Astana), Atauma (Bmc), Visconti (Movistar) e Dombrowski (Cannondale). Sui primi si sono poi portati Rybalkin (Gazprom) e Taaramae (Katusha), quindi anche Ulissi (Lampre). Al GpM del Vars è transitato per primo Denifl, davanti ad Atapuma e Nieve. Quest’ultimo, appena è iniziata La Bonette, ha preso il largo restando solo in testa, mentre nel gruppo dei big era la Movistar di Valverde ad alzare il ritmo. Mentre Nieve, passando per primo sul GpM de La Bonette, conquistava di fatto la maglia azzurra del Giro, nelle retrovie è stato Majka il primo fra gli uomini di classifica ad accelerare e tentare di guadagnare terreno. A 50 km dal traguardo Atapuma, Kangert, Taaramae, Visconti, Foliforov e Dombrowski sono rientrati su Nieve e poco dopo sono stati raggiunti anche da Brambilla. Appena cominciata la salita della Lombarda, davanti sono scattati Atapuma e Dombrowski, inseguiti a pochi metri da Visconti. Nel gruppo dei migliori, finalmente, si sono messi a tirare Fuglsang e Scarponi, cioè gli uomini di Nibali, sistemato però sempre a ruota di Chaves. A metà salita della Lombarda, in testa si è formato un quintetto: Atapuma, Kangert, Taaramae, Visconti e Dombrowski. A 9 km dal GpM, Scarponi ha forzato il ritmo, Nibali ha risposto così come gli altri big. Davanti invece Kangert è stato fermato dall’ammiraglia Astana per aspettare Scarponi e Nibali. Ai -15 km ecco finalmente l’attacco di Nibali, al quale hanno risposto Chaves e Valverde, che poi però si sono un po’ staccati dal siciliano. Un altro scatto e Nibali questa volta è andato via da solo, con Chaves alle sue spalle più in difficoltà di Valverde. Poco più avanti il campione italiano ha trovato Kangert che si è messo a tirare il capitano, a 9” inseguivano Valverde e Chaves, raggiunti però da Uran che si è messo ad aiutare il suo connazionale colombiano, a 20” Kruijswijk e Majka. Appassionante e incertissima la lotta tra i due gruppetti. Kangert e Nibali hanno raggiunto 24” su Chaves, Valverde e Uran, più indietro Kruijswijk e Majka con Scarponi. A 1 km dal Gpm, Nibali ha lasciato Kangert e portato a 26” il suo vantaggio su Chaves-Valverde-Uran. Incredibilmente Chaves ha poi perso la ruota di Valverde e Uran, venendo quasi raggiunto da Kruijswijk. Sul GpM, Nibali è transitato con 29” su Valverde e Uran, poi 56” su Chaves e Kuijswijk: a quel punto quindi Nibali era il nuovo leader della classifica. La sentenza finale sarebbe stata emessa però sulla discesa successiva e poi negli ultimi 2,3 km di salita verso Sant’Anna di Vinadio. Nel corso della picchiata dopo il GpM il vantaggio di Nibali su Chaves è salito a 1’07”. Poco dopo, Taaramae portava a termine la sua fatica e vinceva la tappa, poi arrivava Atapuma, quindi Dombrowski. Ma tutta l’attenzione era per l’ultima salita di Nibali e Chaves, separati da circa 1’04”. Nibali arrivava all’ultimo km con 1’15” sul gruppo del colombiano, una cavalcata entusiasmante sul filo dei secondi. Finalmente il siciliano tagliava il traguardo e scattavano i cronometri: poco dopo arrivava Valverde con Uran, ma passava più di un minuto prima che concludesse la sua fatica anche Chaves, che perdeva la sua leadership in classifica. Vincenzo Nibali conquistava così, nel modo più entusiasmante, il 99° Giro d’Italia, il suo secondo in carriera.

Ordine d’arrivo 20a tappa Guillestre-S. Anna di Vinadio di 134 km: 1. Rein Taaramae (Est); 2. Atapuma (Col) 52”; 3. Bombrowski (Usa) 1’17”; 4. Nieve (Spa) 4’12”; 5. Foliforov (Rus) 4’36”; 6. Nibali 6’44”; 7. Valvverde (Spa) 6’57”; 8. Uran (Col); 9. Visconti 7’47”; 10. Majka (Pol) 8’06”; 11. Jungels (Lus); 13. Kruijswijk (Ola) 8’13”; 19. Siutsou (Blr) 10’29”; 21. Amador (Crc) 11’15”; 25. Fuglsang (Dan) 13’46”.

Classifica: 1. Vincenzo Nibali; 2. Chaves (Col) 52”; 3. Valverde 1’17”; 4. Kruijswijk 1’50”; 5. Majka 4’37”; 6. Jungels 8’31”; 7. Uran 11’47”; 8. Amador 13’21”; 9. Atapuma 14’09”; 10. Siutsou 16’20”.

 

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