VENERDì 17: credenze, superstizioni e racconti su questo giorno moltosfortunato

Eptacaidecafobia. Cosa significa questa parola che al solo pronunciarla sembra uno scioglilingua? Fobia, come tutti bene sapete, è la paura eccessiva di una certa cosa, ma eptacaideca che cosa vuol dire? La parola complessiva deriva dal greco (ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) ed è……. la paura del numero 17, particolarmente se abbinato al giorno venerdì. Questo giorno particolare è ritenuto porta-sfortuna in Italia e in molti altri paesi di origine greco-latina. Nei paesi anglosassoni si ha la stessa superstizione nei confronti del numero 13 e soprattutto su venerdì 13 mentre in Grecia, Spagna e Sud-America è martedì 13. I riti e gli oggetti che aiutano a scongiurare la sfortuna prodotta da questo numero unito al venerdì sono tanti: toccare ferro o fare i corni appoggiando la mano sinistra al seno sinistro a livello-cuore (per le donne), toccarsi i genitali (per gli uomini) e in generale portare i corni rossi (a Napoli soprattutto), farsi il segno della croce, i ferri di cavallo, la coccinella, il quadrifoglio, incrociare i diti delle mani (indice e medio), etc… Per chi “soffre” di superstizione verso il numero 17, nelle città italiane, ci sono luoghi legati a riti e scaramanzie che rendono “inoffensivo” il giorno incriminato. Ora vi elenco quelli più celebri:
1. Firenze: Chi strofina il naso del Porcellino in bronzo che si trova nel Mercato Nuovo, ipoteca fortuna e prosperità. Se volete essere certi al cento per cento che il rito funzioni, mettete una monetina in bocca al Porcellino: se questa scivola oltre la grata, la fortuna è certa
2. Torino: Cercate in piazza Castello il medaglione in bronzo che raffigura Cristoforo Colombo con un mappamondo in mano. Sfregate il mignolo dell’esploratore genovese che ha scoperto l’America per aggiudicarvi la buona sorte
3. Ravenna: Per chi, invece, è alle prese con il matrimonio, consigliamo di venire qui. Portate l’amato o l’amata nella Loggetta Lombardesca dove c’è la statua di Guidarello Guidarelli. Se scatterà il bacio, il matrimonio sarà celebrato entro l’anno. Anche se il bacio arriva in un venerdì 17
4. Milano: Recatevi in Galleria Vittorio Emanuele II: al centro dell’Ottagono c’è il mosaico del toro. Un giro da 360° col vostro tallone sui testicoli dell’animale vi assicurerà una fortuna sfacciata
5. Verona: A chi ha problemi di cuore, invece, consigliamo una tappa nella città di Romeo e Giulietta. Basta mettere una mano sul seno destro della Giulietta in bronzo che si trova sotto il famoso balcone, per risolvere qualsiasi diverbio. Non dovesse funzionare, fate un salto al pozzo dell’amore.”Getta nel pozzo un solo soldino – dice il rito – pensa un momento al tuo destino, non ti distrarre, non far rumore, eccolo eccolo arriva l’amore”
6. Roma: La fortuna si “chiama” gettandosi alle spalle una monetina nella Fontana di Trevi
7. Napoli: Se cercate un miracolo venite qui. E per la precisione far visita al Cimitero delle Fontanelle dove sono raccolti i resti delle persone colpite dalle epidemie. Proprio quelle ossa sono in grado di operare miracoli
8. Treviso: nel cortile di Palazzo Zingoli c’è un’antica statua. Accarezzatele il seno, vi porterà fortuna
9. Gubbio: La fortuna si accaparra facendo tre giri attorno alla Fontana del Bergello. Il rischio, però, è che vi scambino per matti.
Al giorno venerdì 17 si sono unite altre superstizioni, soprattutto quelle legate alla magia nera come il passaggio di un gatto nero, aprire l’ombrello in casa (se è nero ed è venerdì 17 è il massimo della sfiga!), camminare sotto una scala, etc…
Ma perché questo “povero” numero e questo “malcapitato” giorno è sinonimo di sfiga, che al solo sentirlo la gente inizia a fare gli scongiuri? Esistono varie leggende o miti sull’origine di questa superstizione. Una di quelle più conosciute è la seguente. Venerdì 17 è considerato un giorno particolarmente sfortunato in quanto si uniscono due elementi molto negativi: il venerdì santo (giorno della morte del Cristo) e del numero 17. Sarebbe come unire il sacro e il profano. Ma perché proprio 17? Anche qui le leggende si rincorrono e si scontrano tra loro. Io ve ne parlerò di una in particolare. Innanzitutto facciamo una premessa: solitamente le persone che sono superstiziose sono anche molto religiose, in questo caso cattoliche (questo non toglie che ci siano membri di altre fedi che lo siano, ma in questo caso e nella nostra nazione, cattoliche). Perché proprio cattoliche? Le paure che a volte i misteri della religioni mettono nelle persone portano a formulare delle superstizioni o dei riti atti a scongiurare la sfiga e mandare via il maligno. Il 17 deriva dal racconto biblico della Genesi dove si parla della nascita della Terra, l’inizio della vita animale, vegetale e umana ma soprattutto si parla di Noè. Chi è Noè? Dal racconto che ne fa la Bibbia (ognuno è libero di crederci o no) è famoso costruttore dell’arca che fece sopravvivere lui e la sua famiglia al Diluvio Universale che Dio mandò sulla Terra per togliere di mezzo chi non gli ubbidiva. E quale giorno avvenne il diluvio? Genesi capitolo 7 versetto 11 (versione La Nuova Diodati) ci dice: “Nell’anno seicentesimo della vita di Noè nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo si aprirono.” Che fosse venerdì o no non lo sappiamo ma, come avete appena letto, era 17! Si dice inoltre che la morte stessa di Gesù Cristo (avvenuta di venerdì) sia caduta di 17: venerdì 17! Ci sono altre teorie sul perché questo numero sia considerato sfortunato. Nell’antica Grecia i seguaci del matematico più famoso di tutti i tempi, Pitagora, disprezzavano il numero 17 perché si trova tra il 16 e il 18, numeri “perfetti” secondo loro perché rappresentavano i quadrilateri 4×4 e 3×6. Di contro c’è la Cabbala Ebraica che considera il 17 un numero fortunato in quanto è la somma delle tre lettere dell’alfabeto ebraico che compongono la parola “bene”. Al tempo degli antichi romani nelle tombe vi si scriveva “VIXI”, che letteralmente significa “ho vissuto” ma nel Medioevo tale iscrizione veniva confusa col numero 17 che invece i romani scrivevano così XVII.
È stato prodotto pure un famoso film su questo giorno, un film horror (Venerdì 17) e, successivamente, una parodia di tale pellicola (Shriek, hai impegni per venerdì 17?), i gadget e magliette si sprecano.
Personalmente non credo alla sfortuna, le cose capitano e basta, non esiste sfiga!
Ma che giorno è oggi???????
VENERDì 17!!!!! State attenti superstiziosi di tutto il mondo, se fossi in voi non uscirei nemmeno di casa!!!!!!!! Voi restate in casa, io esco!! Ciao Ciao

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