Un albergatore romagnolo incrementa il suo giro turistico con “WhatsApp”

Cosa non ci si inventa pur di sopravvivere alla crisi. Se è vero che la prima cosa che si taglia con la crisi economica sono le spese superflue è altrettanto vero che il web ha aiutato, in questi ultimi anni, astuti consumatori e audaci imprenditori a barcamenarsi tra offerte e soluzioni a basso costo. La trovata dell’estate 2013 se la sono inventata in Riviera, a Rimini per la precisione, dove info-alberghi.com, noto portale turistico ha associato ad un hotel un contatto whatsApp.  Sistema di messaggistica a costo zero e contatto diretto con l’albergatore. I telefoni sono impazziti. L’albergatore che ha fatto da cavia all’esperimento ha raccontato di avere avuto decine di contatti per tutta l’estate (basta vedere il grafico, che mostra come nei mesi dopo l’attivazione del contatto il suo traffico WhatsApp sia aumentato esponenzialmente).

Grafico

A tutte le ore, velocemente e in modo informale: queste le parole d’ordine dell’esperimento riminese.  Il primo ad essere sorpreso è stato l’albergatore che ha visto incrementare il suo giro turistico ma un’altra riflessione si potrebbe fare sul sistema utilizzato per “parlarsi”. Non stiamo più a dirlo quanto i nuovi sistemi di comunicazione, smartphone e tablet in testa, abbiano modificato il nostro modo di “parlare” con gli altri e di essere sempre connessi ma non si può non spendere una parola sulla facilità con la quale cadano le barriere in questo tipo di dialoghi. Basta dare una scorsa alle conversazioni tra i potenziali turisti e l’albergatore per capire che pare di assistere  ad uno scambio tra amici.

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Il popolo dell’instant messenger, gli amici di WhatsApp… è questo il futuro dell’accoglienza? Sarà. Per adesso a Info-alberghi hanno pensato di riproporre – per l’estate 2014 – a tutti i loro associati, poco meno di 800 hotel lungo tutta la Riviera, di creare un contatto WhatsApp e di provarci. Staremo a vedere il risultato.

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