Nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 alle 17:55, con epicentro vicino ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Nella frazione di Pescara del Tronto i tavoli, i lampioni e le tende del campo hanno visibilmente oscillato, scatenando grande preoccupazione tra gli sfollati e i soccorritori. La forte scossa è stata distintamente percepita dalla popolazione in una vasta area delle Marche. Le vittime finora accertate del terremoto sono 290 – cifra corretta dalla prefettura di Rieti rispetto a 291 -, mentre il numero di 10 dispersi è giudicato “plausibile” dal capo della Protezione civile, che però lo attribuisce al sindaco di Amatrice. “Noi non facciamo numeri sui dispersi per la difficoltà di dimensionare il fenomeno – ha detto dopo la prima riunione della nuova Direzione comando e controllo (Dicomac) a Rieti -. Se il sindaco ha contezza che ad Amatrice mancano 10 persone all’appello, noi lavoriamo per ritrovarle”. La scossa di terremoto di magnitudo 3.7 registrata alle 15.07 di oggi ha causato ulteriori crolli nell’edificio della scuola Romolo Capranica, ad Amatrice. Dal sisma del 24 agosto la sede dell’Istituto comprensivo, recentemente ristrutturato, ha subito diversi crolli che interessano in gran parte l’ala in cui è ubicato l’ingresso principale. Messe del vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovani D’Ercole, nelle tendopoli di Pescara ed Arquata del Tronto. Il presule ha esortato “a trasformarsi in una famiglia” la gente che ha preso le case e i soccorritori. D’Ercole ha definito i soccorritori “le braccia dell’amore”. Il Papa durante l’Angelus ha fatto sapere che si recherà presto nelle zone colpite dal terremoto. “Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana”. Notte sostanzialmente tranquilla, la prima senza scosse importanti, per i circa 2.500 sfollati del terremoto in Italia centrale, all’indomani della giornata del lutto e dei funerali solenni delle vittime marchigiane ad Ascoli Piceno. Le vittime sono 240 nel reatino, di cui 229 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. Resta invece di 50 vittime il bilancio nelle Marche. Ad Amatrice restano ancora 14 persone da identificare, per cinque delle quali sarà necessario l’esame del Dna. Nella cittadina si scava ancora, ormai più per recuperare eventuali corpi sotto le macerie che nella speranza di trovare qualcuno ancora vivo. Aperta un’inchiesta per disastro colposo anche dalla procura di Ascoli, dopo quella dei colleghi di Rieti. Oggi sono previsti altri accertamenti sulla scuola di Amatrice che era stata ristrutturata nel 2012 e che è quasi completamente crollata. Si indaga sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull’edificio. “Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana”. Lo ha detto papa Francesco oggi all’Angelus rivolgendosi alle popolazioni terremotate. “Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell’Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni – ha affermato -. Penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia”. Ieri ai funerali ad Ascoli hanno assistito il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale ha anche visitato Amatrice e Accumoli, epicentro del sisma. “Non vi lasceremo soli”, ha detto il presidente della Repubblica agli sfollati nella tendopoli della cittadina reatina e ai parenti delle vittime nelle Marche. Mattarella ad Ascoli ha regalato una bambola a Giorgia, che in ospedale ha compiuto 4 anni. “Diteci cosa è meglio per voi, non possiamo decidere tutto da Roma”, ha dichiarato Renzi. “E’ necessario prevenire per fare in modo che cose del genere non si ripetano più”, ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, anch’egli in visita alle tendopoli, a proposito delle negligenze nella costruzione degli edifici pubblici.