Si avvicina l’appuntamento con la cometa Ison

Hubble Captures Comet ISON

Il 28 Novembre prossimo la cometa ISON raggiungerà la sua minima distanza dal Sole (perielio) a circa 1,5 milione di km dalla sua superficie (la Terra ne dista mediamente 150). Non è però possibile prevedere cosa accadrà quel giorno! Se sarà uno spettacolo indimenticabile oppure no infatti, lo scopriremo solo prossimamente. Dopotutto, come disse l’astronomo e prolifico scopritore di comete David Levy: “Le comete sono come i gatti: hanno la coda e fanno esattamente quello che vogliono”. In ogni caso, già nei primi mesi del 2013 la luminosità della cometa non è cresciuta come si ipotizzava  inizialmente, anzi per lungo tempo è rimasta invariata. Anche se nelle ultime settimane si è assistito ad un parziale recupero di luminosità, è comunque di almeno 2 magnitudini più debole di quanto si ci aspettava.Ma è ancora tutto in gioco! Le immagini più recenti mostrano infatti, la cometa con un colore verde o blu-verde. Secondo i teorici, il colore verde, dovuto ai gas che circondano il nucleo ghiacciato, è di buon auspicio perché indica che la cometa è sempre più attiva man mano che si avvicina al Sole.La ISON dovrebbe divenire visibile a occhio nudo già a Novembre, ma il vero spettacolo dovrebbe esserci da metà Dicembre in poi, nel periodo di Natale.Le ipotesi segnalano anche la possibilità di uno sciame meteorico legato alla cometa, che potrebbe presentarsi circa un mese dopo, verso metà Gennaio 2014. La pioggia di stelle cadenti verrebbe originata dalla “coda” della cometa. Si tratta di un’ipotesi molto affascinante, anche se non si conoscono le reali probabilità.

Come e dove possiamo ammirare la ISON?

Attualmente la cometa è di nona magnitudine ed è visibile nel cielo mattutino, già dalle 4:00, in prossimità dei confini della costellazione del Leone. La Luna in questi ultimi giorni di Ottobre tuttavia, disturberà non poco le osservazioni, quindi sarà necessario ricorrere e buoni telescopi per poterla individuare.

A Novembre.

All’inizio del prossimo mese la cometa sarà visibile nel cielo mattutino, prima dell’alba. La mattina del 18 Novembre, non troppo alta sull’orizzonte, si troverà accanto alla stella Spica della costellazione della Vergine, mentre il 22 del mese accanto a Mercurio. Il 23 formerà un “triangolo” con Mercurio e Saturno, ma sarà davvero bassa sull’orizzonte e già immersa nella luce dell’alba per essere ben visibile.

A fine Novembre la cometa raggiungerà finalmente il Sole. La ISON è una cometa “sungrazer”, perché la sua orbita è vicinissima al Sole. Il 28 Novembre, quando la ISON si troverà al perielio, ovvero al punto della sua orbita più vicino al Sole, il ghiaccio e gli elementi volatili della cometa reagiranno alle elevate temperature e abbandoneranno la cometa sviluppando una lunga coda. Tuttavia la ISON, il cui nucleo sembra essere molto piccolo (c’è molta incertezza, tra i 200 metri ed i 2 km) potrebbe anche non passare indenne a questo incontro, e lo spettacolo finirebbe ancora prima di cominciare.

Cosa potrebbe accadere? La cometa potrebbe frammentarsi per effetto delle forze mareali. Le forza di marea rappresentano un effetto secondario della forza di gravità. In questo caso, il Sole potrebbe esercitare un’attrazione gravitazionale sulla cometa maggiore sulla superficie della cometa più vicina e minore su quella più lontana (dalla parte opposta). La forza gravitazionale esercitata dal Sole potrebbe essere tale da distorcere la forma della cometa, a tal punto da farla pezzi. Se ciò non dovesse verificarsi potremo continuare ad ammirare la ISON anche a Dicembre.

Dicembre

La cometa sarà davvero vicina al Sole, ma tramonterà già al crepuscolo non risultando ben visibile. Le cose andranno meglio ad EST al mattino, dove sarà più alta nel cielo poco prima dell’alba.

Da metà dicembre in poi si troverà sempre più lontana dal Sole e finalmente potremo osservarla in un cielo buio! Sarà visibile molto bene al mattino, prima dell’alba, e con qualche difficoltà in più, nel cielo serale, molto prossima all’orizzonte. Purtroppo giorno dopo giorno la sua luminosità sarà sempre più bassa.

Non perdiamoci lo spettacolo allora!
Di seguito il link con l’animazione che mostra il percorso della ISON:

http://www.solarsystemscope.com/ison/

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