Nuova stangata per i fumatori, aumentano le sigarette low cost, +20 centesimi, ma il 76,5% sono tasse

Nuova stangata per i fumatori aumentano le sigarette low costAllo studio di Palazzo Chigi, infatti, secondo una indiscrezione del Messaggero, ci sarebbe un ritocco verso l’alto dell’”onere fiscale minimo”, la tassa che – in proporzione – pesa soprattutto sulle sigarette che adesso costano meno. Insomma, ad aumentare di prezzo potrebbero essere le sigarette che a basso costo. Una stangata per i fumatori che le avevano scelte per il loro prezzo contenuto. L’aumento delle accise sulle sigarette non ha bisogno dell’approvazione del Parlamento, perchè il governo può far leva sulla riforma fiscale che permette al ministero di aumentare le tasse in autonomia sui monopoli di Stato. Una parte dell’accisa, quella che si calcola in base al prezzo medio delle sigarette, è già salita a gennaio. Ma ora potrebbe aumentare anche la seconda parte dell’imposizione fiscale sulle bionde. Potrebbe passare da 170 a 175 euro. E ad esserne colpite sarebbero le sigarette a basso costo, che potrebbero aumentare fino a 30 centesimi al pacchetto. Le marche che rischiano la stangata sono le John Player Special, le Chesterfield e le Gauloises. I produttori sono già sul piede di guerra e puntano a sfruttare una clausola della legge per bloccare l’aumento delle accise. Secondo la riforma fiscale, infatti, il governo può aumentare le tasse solo se l’andamento del gettito fiscale proveniente dalle bionde è stato negativo. E il 2015 è, invece, stato positivo per le casse dello Stato: 10,8 miliardi contro i 10,3 dell’anno precedente. Il fumo fa male, e ogni volta che accendete una sigaretta il 76,5% va allo stato

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