Macerata, prende 5 a scuola, i genitori vanno dai carabinieri

Macerata prende 5 a scuola i genitori vanno dai carabinieriPrende un votaccio in un compito in classe e la famiglia risponde andando dai carabinieri con una denuncia. Motivo dell’insufficienza sarebbe il rumore dovuto ai lavori in corso nella scuola. È accaduto due settimane fa in un istituto superiore della città. Il ragazzino sarebbe stato deconcentrato dall’intervento troppo rumoroso degli operai e ha avuto un 5. La famiglia ha quindi ritenuto di dover prendere provvedimenti. La dirigente dell’istituto, però, dichiara di essere all’oscuro di tutto. «Di denunce, non ne so nulla – dice la preside –. Qui si è iniziato a montare soltanto l’impalcatura, e sono cominciati gli scavi per l’ascensore, che sono effettuati di pomeriggio, e non di mattina nell’orario delle lezioni in classe. I lavori veri e propri inizieranno soltanto una volta finita la scuola, quindi la prima settimana di giugno. Bisogna anche fare un adeguamento sismico. Intanto, ci siamo avvantaggiati montando le impalcature, che devono essere pronte per giugno, altrimenti non si farebbe in tempo a portare a termine i lavori per quando ricomincerà la scuola a settembre. Questo, quanto concordato tra amministrazione provinciale, la ditta che esegue i lavori e la scuola stessa. I lavori, comunque, si sono sempre svolti solo quando il periodo scolastico era terminato». I rumori in questione, quindi, potrebbero essere stati quelli del montaggio dell’impalcatura. «Ma non erano eccessivi – sottolinea la dirigente – e saranno andati avanti, a dir tanto, per 15 giorni. E dubito che possano aver dato fastidio, dato che abbiamo aule a doppi vetri». Anche Antonio Pettinari, presidente della Provincia, si dice sbalordito. «Tutto questo mi fa sorridere – dice Pettinari –, prima ci sono lamentele perché non si fanno i lavori necessari e poi, invece, perché si fanno. Comunque, l’intervento va fatto rispettando i tempi adeguati. In quell’istituto, abbiamo iniziato con il ponteggio e con gli scavi per l’ascensore, ma non sono azioni che vanno a interferire con le lezioni. Questa è la fase necessaria per la preparazione all’intervento estivo, se non cominciassimo ora – sottolinea, concordando con la preside –, non faremmo in tempo a finire per settembre».

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