Non fatevi tediare dal titolo, è l’ultima delle ipotesi. Ma i segnali di una lontanissima stella analizzati dal satellite Kepler fanno pensare anche ad altre civiltà. Sì, proprio così: Avete letto bene. E la domanda è la seguente: Cosa sono quelle strutture, quegli oggetti o chissà cosa che ruotano intorno alla stella KIC 8462852? Se lo chiedono i fisici che controllano il telescopio spaziale Kepler, la sonda della Nasa che ha il compito di scoprire pianeti simili alla Terra. Ma veniamo ai fatti conditi da qualche indiscrezione. Da alcuni anni, a partire dal 2011, diversi scienziati che coordinano la missione sono stati incuriositi dalle caratteristiche di una stellina che si trova tra le costellazioni del Cigno e della Lira. E’ invisibile ad occhio nudo, ma invia segnali interessanti” ma allo stesso tempo “bizzarri”. La stella denominata KIC 8462852, distante da noi 1.481 anni luce, emette una luce che appare più strana di tutte le altre. La configurazione del sistema suggerisce che intorno al piccolo astro ci sia un enorme massa che lo circonda un pò come ai tempi della formazione del nostro Sistema solare, un fenomeno datato 4 miliardi e mezzo di anni. A quell’epoca, infatti, secondo le ultime teorie, il nostro Sole era circondato da un disco disordinato di polvere e detriti . Da questa massa informe si sarebbero poi originati i pianeti. Quindi la stella in questione dovrebbe essere relativamente giovane. Ma non è così. Almeno una serie di studi approfonditi ha dimostrato che si tratta di una stella in formazione. «Non avevamo mai visto nulla di simile in altre stelle – ha detto Tabetha Boyajian, ricercatrice dell’università di Yale- E’ stato davvero strano. Si è pensato che poteva essere essere una disfunzione della sonda Kepler, ma dopo un accurato controllo abbiamo verificato che su Kepler è tutto a posto».
E allora di cosa si tratta?
Sul caso è intervenuto anche Jason Wright, astronomo della Penn State, che dopo aver analizzato un documento elaborato dalla ricercatrice della Yale University, ha detto la sua. «Quando la Boyajian mi ha mostrato i dati -ha commentato Wright-, sono rimasto affascinato e mi sembrava una follia. La spiegazione degli alieni dovrebbe sempre essere l’ultima ipotesi, ma in questo caso qualcosa fa pensare a strutture realizzate da altre civiltà». Altri azzardano scudi di protezione termica o, addirittura, collettori di energia solare. Pannelli solari. Chissà.
Ma non facciamoci illusione: l’ipotesi è affascinante ma sempre ipotesi rimane. Nel frattempo Tabetha Boyajian ha elaborato un corposo documento che analizza il fenomeno celeste fornendo le possibili interpretazioni. Tra le tante ipotesi quella che più delle altre sembra aver credito riguarda il passaggio di un’altra stella nei pressi di Kic8462852. In sostanza, secondo tale teoria, il passaggio di un astro attraverso il sistema avrebbe potuto generare e trascinare uno sciame di detriti, comete, corpuscoli e altro materiale, che avrebbe generato il disco oscurante. Questo il fenomeno che potrebbe essere responsabile della strana e bizzara luce della stellina tra il Cigno e la Lira, altro che costruzioni di alieni.
Ma il mistero, naturalmente, resta. E a noi piace sempre più immaginare di non essere soli.