ll premier: Italia è solida. Ma i dati Istat sui senza lavoro lo smentiscono: in crescita dello 0,2% su gennaio, a febbraio 44mila occupate in meno.
E’ il caso di dire: la dichiarazione sbagliata nel momento sbagliato. L’ha fatta Mario Monti durante il suo viaggio in Asia quando, parlando al Boao Forum for Asia, ha detto: “La crisi è finita, l’Italia è solida”. Peccato che proprio oggi l’Istat abbia reso noti i drammatici dati sulla disoccupazione: i senza lavoro sono ai massimi dal 2004, in crescita dello 0,2% su gennaio. Pesantissima la situazione dei giovani: uno su tre non trova lavoro. Ecco, proprio oggi, la frase ottimistica del premier è un boccone amaro da ingoiare. Monti, infatti, ha detto che la preoccupazione internazionale per la crisi dell’Eurozona e l’attenzione con cui si osservava il suo governo visto con un misto di apprensione e speranza, era ingiustificata.
Il lavoro – Monti ha poi parlato del lavoro sottolineando che cambiando le regole “aumenta sensibilmente la flessibilità per le aziende nella gestione della loro forza lavoro”. Il premier ha precisato anche che gli interventi proposti “puntano a modernizzare il sistema di reti di sicurezza per i lavoratori.” Alla platea di quella che viene definita “la Davos d’Oriente”, Monti ha ricordato i quattro pilastri dell’azione del suo governo: consolidamento fiscale con azzeramento del deficit nel 2013, riforma delle pensioni, liberalizzazioni (“soprattutto nei servizi che sono molto importanti sul nostro mercato” e appunto riforma del lavoro. Interventi, ha concluso, che sono stati portati avanti “con il supporto in modo inedito e non convenzionale dai partiti politici e con l’ampio sostegno dell’opinione pubblica”.