Blitz anti terrorismo a Bruxelles, 12 arresti, volevano colpire durante Belgio-Irlanda

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Blitz anti terrorismo a Bruxelles 12 arresti volevano colpire durante Belgio IrlandaDodici persone sono state fermata in Belgio nel corso di una vasta operazione antiterrorismo lanciata nella notte tra venerdì e sabato nella regione di Bruxelles, in Vallonia e nelle Fiandre. Lo riporta un’agenzia di stampa belga, citando fonti di polizia: i fermati avrebbero fatto parte di una cellula che preparava attentati. La procura ha confermato l’operazione: «Gli elementi raccolti nelle indagini indicavano la necessità di intervenire immediatamente». Secondo il quotidiano belga Le Soir i fermati volevano colpire a Bruxelles durante la partita di Euro 2016 contro l’Irlanda: obbiettivi i luoghi in cui si radunano i tifosi, centri commerciali e stazioni. Una quarantina gli appartamenti perquisiti tra Bruxelles, ma anche in Vallonia e nelle Fiandre. Sono stati controllati anche 158 garage, ma non sono stati scoperti né armi né esplosivi. A scatenare l’imponente operazione, secondo il quotidiano belga Le Soir, è stata l’intercettazione di una telefonata che parlava di attentati imminenti nella capitale belga. L’emittente fiamminga Vtm riporta l’ipotesi che i terroristi volessero colpire durante la partita della nazionale di calcio agli Europei (il Belgio gioca alle 15 contro l’Irlanda). La polizia di Bruxelles mercoledì ha ricevuto l’allerta dell’antiterrorismo sulla possibilità che un gruppo di «foreign fighters» dell’Isis abbia lasciato la Siria diretto verso l’Europa, in particolare Francia e Belgio. Negli obiettivi dei terroristi a Bruxelles ci sarebbero stati «centri commerciali, stazioni, una catena di ristorazione americana e un commissariato». In seguito a queste indiscrezioni, uscite sulle stampa belga al mattino, diversi locali della capitale hanno preso misure straordinarie di sicurezza. Al centro commerciale City 2 sono stati bloccati alcuni ingressi e sono stati rafforzati i controlli: perquisite tutte le borse. Da Mc Donald’s per ora le verifiche di sicurezza restano le solite: «Siamo in contatto con le autorità, ci hanno assicurato che le minacce contro di noi sono sono più elevate oggi di ieri», ha detto il portavoce della catena Usa.

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