Fioravanti ma a tempo scaduto però. L’AST AP è in agonia ormai. La carenza di personale e i servizi depauperati presso l’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno stanno diventando allarmanti. Questa situazione mette a rischio la sanità pubblica locale, favorendo involontariamente l’offerta dei servizi privati. Vediamo alcuni punti critici:
Recentemente, 17 operatori sanitari del reparto di medicina anestetica hanno messo in discussione la loro permanenza e stanno valutando dimissioni o trasferimenti. Il sindaco Marco Fioravanti ha espresso preoccupazione e ha richiesto un incontro urgente con il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli Piceno, Nicoletta Natalini, per affrontare la situazione del reparto di Anestesia e Rianimazione.
La diminuzione del numero di cullette nel reparto di neonatologia e la pianificazione delle ferie estive sono ulteriori preoccupazioni. Il sindaco chiede garanzie sulla continuità dei servizi sanitari durante le vacanze. Si spera che il direttore generale dell’AST risponda positivamente alla richiesta di incontro, fornendo risposte chiare sia ai dipendenti dell’azienda sanitaria che alla comunità ascolana.
I sindacati hanno denunciato l’intenzione della direzione di assumere temporaneamente 20 operatori sanitari per coprire le ferie estive del personale dipendente. Tuttavia, questa notizia non rispecchia la realtà, poiché le richieste sindacali per un’implementazione immediata del personale non sono state prese in considerazione. Inoltre, l’apertura imminente del nuovo servizio Osco (Ospedale di Comunità) richiederà almeno 6 infermieri e 6 OSS, mettendo ulteriormente a rischio la dotazione organica del reparto.