Al Qaida trasforma Saddam in una pornostar

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saddamDi attori di film porno nel mondo ce ne sono tanti. Di attori costretti a forza a partecipare a pellicole a luci rosse anche. Se la storia in questione si svolge in Medio Oriente già è più rara. Se poi per diventare pornostar si viene rapiti da un gang di sedicenti terroristi di Al Qaida la vicenda rasenta già l’incredibile. Ma questa storia va oltre. Il pornoattore rapito da Al Qaida e costretto ad avere amplessi davanti alla telecamera è un sosia di Saddam Hussein. Mohamed Bishr ha raccontato agli stupefatti cronisti dell’”Al Ahram” di essere stato rapito nell’ottobre 2006 da tre iracheni mentre passeggiava per le strade di Alessandria. Secondo il giornale egiziano, quattro testimoni hanno assistito al rapimento. «Mi hanno bendato, picchiato, minacciato e poi trasportato in Iraq. Una volta laggiù mi hanno costretto a interpretare Saddam in un film porno». All’uomo sarebbero stati consegnati anche 333.000 dollari per il disturbo. Le riprese del film sono durate due settimane. «Ho dovuto fare sesso con cinque donne e poi partecipare anche a un’orgia», scena clou della pellicola hard. «Durante le riprese c’erano sempre uomini armati a controllare il set. Il loro principale argomento di conversazione era la Jihad contro l’America e contro gli sciiti. Hanno fatto anche riferimento ad alcuni attentati e alle tante vittime provocate dalle bombe». Il film è stato poi venduto nel mercato illegale dei dvd in Iraq e in Siria. Secondo informazioni raccolte da “Al Ahram”, ne sarebbero state vendute centinaia di migliaia di copie. “La calde notti di Saddam” sarebbe stato un vero e proprio blockbuster. Per il signor Bishr questo episodio non sarebbe stato l’unico spiacevole legato alla sua somiglianza col Raìs. «Più volte sono stato inseguito e picchiato da esuli iracheni che vivevano ad Alessandria. Una volta hanno anche cercato di rapirmi per incassare, poi, la ricompensa in denaro da parte delle autorità americane» (venti milioni di dollari). Il sosia di Saddam si è anche rivolto alla polizia per chiedere protezione. «Mi hanno risposto che avrei fatto meglio a trasferirmi a Hollywood per intraprendere la carriera da pornostar».

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