Mafia Capitale, indagato anche il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (Ncd)

C’è anche il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (Ncd), tra i sei indagati per turbativa d’asta nell’inchiesta della Procura di Catania sull’appalto per la gestione del Centro di accoglienza Cara di Mineo. Il nome emerge dagli atti dell’inchiesta.«Si ripete la stessa storia di sei mesi fa, apprendo dalla stampa di essere indagato ma io non ne so nulla. Tutta questa vicenda è semplicemente assurda», ha detto Castiglione commentando la notizia sull’indagine che lo vede indagato per turbativa d’asta nell’inchiesta sugli appalti per la gestione del Cara di Mineo (Catania). «Già sei mesi fa quando venne pubblicata la notizia sull’inchiesta a mio carico caddi dalle nuvole – ha dichiarato – ora ci risiamo. Ma di cosa stiamo parlando poi?». E sulla gara d’appalto per Mineo: «Feci una gara in piena emergenza». Su Luca Odevaine dice: «Quando l’ex ministro Maroni mi chiamò per l’emergenza immigrati chiamai Odevaine. In quel momento era il direttore della Polizia provinciale in carica a Roma, una persona autorevole, cosa avrei dovuto fare?». Sono 21 tra persone, associazioni, società, cooperative e consorzi, i destinatari di avviso di garanzia e perquisizioni coinvolti nella nuova azione giudiziaria avviata nell’ambito del sistema Mafia Capitale. Per il gip Flavia Costantini, che ha respinto una nuova misura cautelare per lui, considerato che è detenuto da dicembre a Torino e che resterà in carcere altro tempo ancora figurando tra gli imputati del giudizio immediato, è indicativa una conversazione del 27 marzo 2014 tra Odevaine e il suo uomo di fiducia Marco Bruera. Nel video dei Carabinieri la conversazione tra Luca Odevaine e Marco Bruera, tra i 44 raggiunti dall’istanza di custodia cautelare nella seconda ondata di arresti di “Roma Capitale”, nel corso della quale Odevaine, raccomandando assolut riservatezza», ha detto a Bruera di aver ricevuto 30.000 euro in contanti «parte del quale gli consegnava dandogli istruzioni per effettuare versamenti frazionati per importi inferiori ai 5 mila euro» e spiegandogli come evitare che l’istituto bancario facesse la segnalazione in base alla legge sull’antiriciclaggio. Luca Odevaine, componente del Tavolo di Coordinamento Nazionale sui flussi migratori non programmati almeno fino all’ottobre del 2014, aveva affari in Venezuela. In Sudamerica stava cercando di avviare una serie di iniziative imprenditoriali che portava avanti anche grazie ai soldi, provento di corruzione, che intascava dai dirigenti del gruppo `La Cascina´. É al vaglio degli investigatori del Ros il «corposo» materiale sequestrato nel corso di numerose perquisizioni effettuate ieri presso abitazioni e luoghi di lavori riconducibili agli indagati coinvolti nell’inchiesta su `Mafia Capitale´. Questo è l’elenco delle persone e società raggiunte da avviso di garanzia o oggetto di perquisizione: Fabrizio Amore, Gabriella Errico, Ettore Lara, Clelia Logorelli, Maurizio Marotta, Calogero Salvatore Nucera, Antonio Pulcini, Sooc Coop Edilizia Deposito Locomotive Roma San Lorenzo, Maurizio Venafro, Abitus, Patrizia Cologgi, Coopertiva di Lavoro La Cascina, Casa della Solidarietà , Consorzio Gruppo La Cascina, Mirella Di Giovine, Domus Caritatis, L’Oliveto Import-export, La Cascina Global service, Segni di Qualità, Marco Visconti e Silvio Pranio. Dario Fo, premio Nobel per la lettura nel 1997, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. «Proprio a Roma dei delinquenti organizzati, persone con la cravatta e la camicia appena stirata, hanno approfittato dei rom e della gente disperata fuggita dalle proprie terre per poi farne quattrini», ha dichirato Dario Fo. «Incredibile sentir dire che si guadagna di più con gli immigrati che con la droga. Sulla pelle di esseri umani ci sono in ballo interessi brutali da parte di figuri che approfittano di questi disperati, li schiavizzano, li usano nel modo più becero».

Lascia un commento