I tempi andati: “Si stava bene quando si stava peggio.” si sente spesso dire dalla bocca di vecchietti e vecchiette che con il loro bastone grondante saggezza antica dispensano a iosa fiumi di parole e consigli pieni di dettagli che loro hanno vissuto. Per certi versi hanno ragione in quanto davvero stiamo vivendo un periodo della storia umana molto particolare. Ci sono state innovazioni inimmaginabili quasi 50 anni fa se non meno nei vari campi umani come la tecnologia (pc, smarthphone, tablet, tv a 3D, etc…..), la medicina (farmaci di ultima generazione, metodi di laser per curare malattie rare, etc..), la scienza, etc.. i campi sono tanti. Queste scoperte hanno reso la vita per certi tratti molto più semplice rispetto a decenni fa in quanto ha reso le comunicazioni in pratica istantanee, pensate voi solo all’ormai sorpassato telefonino che in principio si usava solo per chiamare amici e famigliari o al massimo per messaggiare, mentre ora grazie ai moderni smarthphone ormai alla portata di quasi tutti in quanto venduti ad un prezzo abbastanza ragionevole, avete alla portata di mano in pratica un pc, potete chattare, andare su internet in pochissimo tempo, ricevere email, estratti conto, fare ricerche varie, addirittura potete accendere il forno di casa vostra mentre siete al lavoro e tante altre cose. Passando alle auto che hanno reso il trasporto e i viaggi molto più veloci. Potremmo andare avanti all’infinito a parlare di queste innovazioni ma mi fermo qui sennò questo articolo diventa troppo lungo, tanto avete capito a cosa mi riferisco. Tutta questa innovazione è utilissima, non la disdegno affatto, ci mancherebbe, sta di fatto appunto che io sto scrivendo, pubblico in un blog su internet e mi avvalgo di tale “facilitazioni tecnologiche” ogni giorno (sms, chat, e co). C’è un però in tutto questo. Il però riguarda il fatto che tutta questa ultima generazione ipertecnologica nata con i tablet in mano ha perso i valori di una volta, i valori di amicizia, vicinanza, fratellanza, solidarietà e amore familiare. In questo mondo di apparenza il tasso di suicidi tra i giovanissimi è paurosamente aumentato!!!! Parlo sempre in generale non voglio fare di tutta un’erba un fascio naturalmente in quanto ci sono persone nate in quest’epoca che hanno insiti in loro valori molto nobili; devo dire però che sono una rarità purtroppo, e lo dico con profondo rammarico. Ora sembra che se non hai l’ultimo ritrovato in campo di telefonia o di tecnologia in generale non sei nulla, se non sei su facebook sei una nullità, se non twitti almeno un messaggio al giorno sei un fallito senza una vita, e se hai un pc “vecchiotto” hai raschiato il fondo del barile, e tanti altri esempi. Ripeto non sto dando la colpa ai social network ne alla tecnologia che è utilissima, do una certa “colpa” alla società che da valore, un valore eccessivo allo status di una persona, cioè in base al suo conto in banca, alla sua macchina, al suo telefonino, alla sua casa, e a tutte le altre cose che possiede. Questo porta le persone ad una ricerca ossessiva della ricchezza, lavorare sempre di più per guadagnare accantonando valori fondamentali alla nostra vita come la famiglia, l’amicizia, l’amore, la fratellanza solo per essere “qualcuno” non capendo fino in fondo che poi rimangono con un pugno di mosche in mano. Come dice una canzone “….in costante escalation col vicino costruiscono partono dal pratino e vanno fino in cielo han più parabole nel tetto che San Marco nel vangelo…” in quanto vedono chi sta apparentemente meglio di loro (almeno per quanto riguarda quello che danno a vedere esteriormente perché dentro le loro case chissà quanti casini e problemi hanno!!!!) e pensano: se lo hanno loro io voglio di più!!!!! Alla fine le famiglie si dividono, si rimane senza amici e soli che manco un cane si sente così “escluso” dai sentimenti umani. Per questo posso dare ragione ai nostri nonni/e che apprezzavano i veri valori di una volta. Perché se tu e la tua famiglia stavate in difficoltà perché non avevate di che mangiare state sicuri che non rimanevate digiuni. Mia nonna diceva, ve lo dico in aretino poi ve lo traduco ,anche se si dovrebbe capire lo stesso: “Ndo se magna in cinque se magna pure in dieci.” “Dove si mangia in cinque si mangia pure in dieci.” Che vuol dire??? Che se una famiglia non aveva di che sopravvivere e non parlo di lussi ma di mangiare il vicino era subito pronto a dare accoglienza o a fornire un pasto decente all’altro e non perché lui fosse a sua volta ricco, anzi forse era nella stessa condizione ma si toglieva il pane di bocca per il proprio amico/vicino. Ti teneva in un palmo di mano, quasi più di un fratello o altro parente. Così dovrebbe essere anche oggi. Ci sono in grandi città in cui la gente non si conosce nemmeno tra loro, stai in un palazzo con dieci piani e non sai nemmeno chi è il tuo dirimpettaio o il tuo vicino che sta di sotto. Questo non accade ancora nelle piccole città come Arezzo o Ascoli Piceno o nei piccoli paesini ma nelle grandi città si, lo dico con tristezza. Quindi forse i nostri vecchi avevano meno in senso materiale ma sicuramente vivevano “meglio” di noi, ripeto non rinnego le innovazioni, solo che cerco di tenerle al giusto posto senza lasciarmi prendere dalla foga di avere sempre di più, di acquistare l’ultimo aggeggino ipertecnologico o l’ultimo modello di auto. Adoro la tecnologia, non lo nego ma mi riservo il diritto di non farmi divorare da questa smania. Questo mi permette di apprezzare di più quello che ho e di credere di più nei veri valori della vita, i sentimenti profondi verso il nostro partner, verso i genitori, figli, amici , conoscenti e vicini. Questo mi fa sentire bene e in pace con me stessa, rende tutti persone migliori.
I tempi andati: Sono passati ma possiamo renderli attuali, valorizzando i sentimenti più che il portafoglio e amando chi ci è vicino!!! Fatelo e vedete quanto vivrete meglio e più tranquilli!!