C’è un giorno che ti guardi allo specchio e ti chiedi “CHI SONO? SONO FELICE?” E TI RISPONDI “No ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire chi sono….” e cosi inizia l’avventura di capire sè stessi. Si và dallo psicologo e iniziano ad arrivare i nodi al pettine….è difficile accettare una separazione dei genitori, è difficile accettare la fragilità, è difficile accettare di essere troppo buoni, è difficile accettare tutte le cose che non ti spieghi che ti succedono quando c’è l’insicurezza è DIFFICILE TUTTO! Vorremo essere forti coraggiosi ma fino a quando non ci accettiamo per come siamo, sarà tutto più incerto e non chiaro. Ti rispecchi e ti guardi dritta negli occhi ma c’è un filo di tristezza, di malinconia, di frenetica voglia di cambiare qualcosa nella tua vita…. c’è qualcosa che manca, manca un pezzettino piccolo della tua vita, dove c’era la spensieratezza, dove c’era la gioia, dove c’era la certezza del divertimento, questo pezzettino si chiama Immaturità, quella che hanno i giovani. Quindi mi manca qualcosa che avevo da giovane che adesso non ho più….per mia scelta, per la vita, per la crescita. e Ti accorgi che sei cresciuta bene, con sani principi con tante cose meravigliose, hai un buon ragazzo, hai un lavoro, hai la vita davvero che ti sorride…e così dopo 3 anni di analisi…posso dire a me stessa davanti allo specchio “si, sono felice di essere quello che sono oggi.”